L’agenzia di rating S&P Global Ratings ha modificato il giudizio di rating di Tim da livello BB- outlook negative a livello B+ outlook negative.
S&P spiega come la visibilità sul piano di turnaround e deleverage di Telecom Italia a partire dal 2023 si sia ridotta a causa del peggioramento del contesto macroeconomico e prevede che condizioni difficili nel mercato domestico fortemente competitivo continuino ad influire sugli utili e sui flussi di cassa.
Nei prossimi 24 mesi TIM dovrà affrontare grandi scadenze del debito con tassi di interesse in aumento e mercati obbligazionari vincolati, impegnandosi in massicce spese in conto capitale (capex), eseguendo il suo ampio piano di ristrutturazione e preparandosi alla sua separazione strutturale.
Nonostante una performance operativa leggermente migliore del previsto durante il secondo trimestre 2022, l’agenzia continua a prevedere un free cash flow after leases ampiamente negativo nel 2022 e nel 2023 e un leverage adjusted elevato, pari a 5,0x o superiore.
L’outlook negativo riflette il possibile ulteriore abbassamento del rating a “B” laddove la riduzione dell’Ebitda non rallenti sostanzialmente, il flusso di cassa operativo after leases risulti più negativo di quanto attualmente pianificato o la liquidità si deteriori.