Osai – Solido order intake ed esposizione a mercati in forte crescita continuano a sostenere l’outlook

Nel primo semestre 2022, Osai ha registrato la miglior performance della storia del Gruppo per il periodo in termini di valore della produzione ed Ebitda, cresciuti rispettivamente del 46% a 20,6 milioni e del 49% a 1,8 milioni. L’incremento della domanda ha inoltre continuato a sostenere l’entrata ordini da record, evidenziando un +51% a 25,1 milioni e con un miglioramento in ogni singola unità di business. Nonostante l’incertezza che caratterizza l’attuale scenario congiunturale, l’esposizione ad alcuni megatrend di mercato, come l’e-mobility, l’automazione e l’economia circolare, consentono di mantenere un outlook positivo, sostenuto da un solido order intake che si appresta a superare livelli mai raggiunti prima. Il trend di crescita dovrebbe continuare ad essere trainato dalle prospettive nel settore dei semiconduttori, senza dimenticare le opportunità sul fronte dell’economia circolare con il progetto Re4M e delle applicazioni realizzate per il mercato medicale e delle life science.

“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati ottenuti in questo primo semestre dell’anno se consideriamo il difficile scenario macroeconomico che stiamo vivendo, risultato della pandemia prima e del conflitto russo-ucraino poi”.

“Nonostante la crisi mondiale delle catene di fornitura e un incremento dei costi dei materiali e dell’energia, abbiamo proseguito la ripresa post Covid, confermando la crescita dell’ordinato, del valore della produzione e della marginalità in tutte le aree di business”.

Così commenta l’Amministratore delegato di Osai, Fabio Benetti, i conti dei primi sei mesi del 2022, che rappresentano i migliori risultati mai ottenuti dalla Società in oltre 30 anni di attività, conseguiti in un contesto globale di difficoltà e proseguendo il trend positivo già anticipato a fine 2021.

Nel dettaglio, il valore della produzione è aumentato del 45,7% a 20,6 milioni e l’Ebitda del 49,3% a 1,8 milioni. L’utile netto è stato pari a 0,48 milioni, in miglioramento rispetto al risultato negativo del 30 giugno 2021 pari a -0,1 milioni.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 13,1 milioni dagli 11,1 milioni al 31 dicembre 2021, a seguito della contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS16, di 0,82 milioni di debiti derivanti da costi sostenuti per l’ampliamento dei siti produttivi e da 1,19 milioni derivanti dall’assorbimento di risorse finanziarie a livello di circolante, meno che proporzionale rispetto alla crescita del valore della produzione.

Da sottolineare poi come l’incremento della domanda legata ai megatrend dei mercati si ripercuota positivamente sull’attività di Osai con una raccolta ordini record pari a 25,15 milioni, in aumento del 51% rispetto al primo semestre dello scorso anno.

La divisione Semiconduttori continua a trainare la crescita

Come detto, nel primo semestre 2022 il valore della produzione è cresciuto del 45,7% a 20,6 milioni, segnando il miglior risultato della storia del gruppo grazie all’andamento positivo in tutte le aree di business e al forte order intake nella parte finale del 2021 e nei primi mesi di quest’anno.

In particolare, la divisione semiconduttori, con un valore della produzione di quasi 11 milioni (+27% a/a), si conferma il motore di crescita del Gruppo, grazie ad un mercato contraddistinto da un’accelerazione nell’ultimo biennio, dettata dalla crescente domanda di chip.

L’incremento della domanda globale, infatti, ha spinto i produttori mondiali ad aumentare le proprie capacità produttive, generando per Osai un’importate crescita sia a livello di ordini, sia a livello di produzione.

Un trend destinato a proseguire, con le stime degli analisti che indicano che il valore della produzione mondiale di microchip, attualmente pari a 500 miliardi di dollari, si avvia a raddoppiare entro il 2030.

Confermata, inoltre, la crescita per i chip rivolti alla mobilità elettrica, nello specifico per le applicazioni legate alla guida autonoma e/o assistita che equipaggeranno, secondo recenti ricerche di mercato (studio di Accenture “Reeboting Autonomous Driving”), il 60% delle vetture già nel 2030.

“In questo contesto di mercato positivo, i principali produttori di elettronica e semiconduttori sono impegnati in investimenti senza precedenti rivolti ad incrementare la propria produzione per soddisfare la crescente domanda del mercato, ulteriormente accelerata dall’attuale crisi sulle catene di fornitura, che richiede di anticipare l’emissione degli ordini” spiega Benetti.

Crescita a doppia cifra anche per il valore della produzione della divisione Automazione (+15,5% a 2,24 milioni) che, con un incremento di ordinativi del 72% rispetto al 2021, è trainata dalla green mobility, caratterizzata da una accelerazione legata alla transizione ecologica di massa verso l’elettrico.

“Con particolare riferimento al mercato dell’auto, i dati recenti mostrano come il segmento dell’elettrico sia in forte ascesa e la mobilità privata è caratterizzata da un numero sempre crescente di veicoli circolanti Ibridi Plug-in o Full Electric, trainando conseguentemente la produzione di componenti strategici, quali batterie e power modules”.

“Questo contesto favorevole – prosegue il Ceo – vede oggi impegnate tutte le divisioni del Gruppo, in grado di soddisfare il mercato grazie ad un ampio portafoglio tecnologico ed esperienza trentennale in diversi processi produttivi essenziali nella realizzazione di prodotti per l’assemblaggio ed il testing di pacchi batterie, power modules e componentistica elettronica”.

Infine, il valore della produzione della divisione Elettronica e Laser applicato è stato pari a 2,77 milioni (1,32 milioni nel 1H21) e quello della divisione Service è stato pari a 1,6 milioni (1,31 milioni nel 1H21).

Migliora la redditività nonostante l’inflazione dei costi

A livello operativo, l’Ebitda è aumentato del 49% a 1,8 milioni, con incrementi in tutte le divisioni grazie alla crescita del margine industriale ed un incremento dei costi proporzionalmente inferiore al valore della produzione.

Tuttavia, “ci sono stati dei fattori che hanno indubbiamente influenzato, e in parte limitato, il valore dell’Ebitda. In maniera rilevante hanno pesato i costi dovuti all’inefficienza produttiva dettata dal rallentamento delle catene di fornitura ed alla conseguente ricerca di componentistica alternativa nei diversi mercati internazionali, in particolare per alcune commesse strategiche che hanno comportato extracosti dovuti alla riprogettazione di alcune componenti”.

“Maggiori costi sono stati inoltre sostenuti per l’incremento dei prezzi sulla componentistica elettronica che equipaggia i prodotti di Osai, anche se non particolarmente elevati nel primo periodo dell’anno grazie alle strategie messe in campo già nel 2021. Analogamente per quanto attiene i costi dell’energia, i cui aumenti, anche se importanti, hanno pesato in maniera limitata vista la natura non energivora dell’attività produttiva”.

Di conseguenza, l’Ebitda margin si è attestato all’8,9%, parzialmente frenato dal generale incremento dei costi operativi solo in parte ribaltati sui prezzi di vendita, ma comunque in miglioramento di 20 punti base rispetto al primo semestre 2021.

“Nonostante le difficoltà delineate, ci aspettiamo comunque un ulteriore incremento della marginalità nel corso del secondo semestre, anche grazie ad un mix di produzione che si prospetta favorevole” sottolinea Benetti.

Lo scenario del mercato

“I buoni risultati ottenuti nel primo semestre e la crescita prevista dagli analisti nei settori di mercato nei quali Osai opera, ci permettono di confermare il percorso di crescita intrapreso nel 2021, trainato da un incremento della raccolta ordini che si appresta a superare livelli mai raggiunti”.

“Al contesto favorevole della domanda si contrappone uno quadro economico difficile e caratterizzato da grandi incertezze. Le tensioni geopolitiche stanno avendo un impatto negativo sull’economia globale e questo scenario richiede grande attenzione e reattività per mitigarne gli effetti negativi, garantendo la continuità del business”.

In particolare, per quanto riguarda la crisi ucraina, “Osai non ha rapporti commerciali diretti con clienti o fornitori nelle aree coinvolte dal conflitto e pertanto non vi sono impatti che possano creare criticità per quanto attiene la continuità dell’attività aziendale”.

“Eventuali effetti si riscontrano, come per qualsiasi operatore a livello globale, sui costi dei prodotti ed in particolare sull’innalzamento dei costi dell’energia sui quali la società è impegnata con strategie ed azioni volte alla mitigazione”.

Nel complesso, “grazie alle strategie messe in atto per fronteggiare le sfide poste dallo scenario macroeconomico, ci sentiamo di esprimere positività ed ottimismo sull’andamento dei risultati di fine esercizio, con una crescita nei prossimi anni in tutte le divisioni”.

Osai, infatti, è fiduciosa che i continui investimenti in innovazione e nell’attività di ricerca e sviluppo consentiranno al Gruppo di conseguire nuovi obiettivi nel breve periodo, migliorare la posizione nei mercati strategici attraverso l’offerta di nuovi prodotti caratterizzati da tecnologie innovative ed elevato vantaggio competitivo, ampliare ulteriormente le aree di business esistenti creandone di nuove.

Infine, grazie agli investimenti sostenuti negli anni passati per la realizzazione del parco fotovoltaico da 263 kWp, che garantisce un elevato livello di autoconsumo dell’energia, e per un consistente aumento delle scorte in magazzino, Osai ritiene di essere in grado di ridurre i rischi legati alla crisi del gas, dell’energia e alla carenza di componenti.

Impatto limitato dai rincari energetici

Per quanto attiene i rincari energetici, il Gruppo ritiene trascurabile il rischio di interruzione delle attività legato all’impatto degli aumenti dei prezzi o del razionamento del gas e dell’elettricità.

“Grazie all’attuazione del Programma di Sostenibilità, Osai è impegnata ormai da tempo sul fattore energia nell’ottica di ridurre progressivamente le fonti non rinnovabili ed incrementare l’indipendenza energetica, attraverso considerevoli investimenti volti ad ampliare l’installazione di impianti fotovoltaici sui propri edifici, l’approvvigionamento esclusivo da fonti rinnovabili e la dismissione progressiva degli impianti a gas metano per il riscaldamento, che attualmente sono limitati ad una porzione limitata delle aree aziendali (12%)” conferma l’Ad.

L’attuale parco fotovoltaico garantisce una copertura media, durante l’orario diurno, pari al 45% del fabbisogno ed un valore medio complessivo pari al 30%. La restante parte dell’energia elettrica viene approvvigionata al 100% da fonti rinnovabili certificate e quindi al sicuro da possibili misure di razionamento.

“Nel primo semestre dell’anno l’aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica in Europa, ha avuto effetti limitati che si andranno ad intensificare nella seconda parte dell’anno, ma in ogni caso saranno contenuti sotto i livelli di allarme grazie alle misure che abbiamo adottato”.

L’outlook 2022-2023

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Osai è fiduciosa di poter chiudere l’esercizio con risultati in aumento rispetto al 2021, grazie a un contesto di mercato che si mantiene favorevole e alle misure adottate per far fronte alle criticità del quadro congiunturale.

“Il Gruppo continuerà ad attuare efficacemente tutte le misure messe in atto per mitigare i possibili effetti negativi che si presenteranno, al fine di garantire una regolare produzione degli ordinativi ricevuti e mantenere livelli di marginalità attesi con l’obiettivo di tornare e superare i livelli raggiunti pre-pandemia”.

Allargando l’orizzonte temporale ai prossimi dodici mesi, il 2023 si preannuncia essere un anno molto positivo, sostenuto da un portafoglio ordini che alla fine del mese di giugno 2022 ammontava ad oltre 30 milioni.

“Nonostante le criticità di quest’anno e senza considerare nuovi scenari con possibili impatti negativi sull’attività e sui mercati di interesse per il Gruppo, ci attendiamo di riprendere la crescita con un trend deciso come quello che ha sempre contraddistinto l’azienda pre-pandemia”.

“I nuovi insediamenti produttivi, che saranno completamente operativi entro il 2023, faciliteranno questa crescita, che non sarebbe diversamente sostenibile per ragioni di spazio” dichiara Benetti.

Numerosi progetti nella pipeline: il settore dei semiconduttori

Il 2023 sarà inoltre contraddistinto da un incremento del portafoglio prodotti, che andrà ad arricchirsi con nuove applicazioni destinate a mercati particolarmente in crescita.

La società, infatti, può contare su una forte esposizione su alcuni megatrend di mercato, come l’e-mobility, l’automazione e l’economia circolare, che garantiscono una solida domanda per i prossimi anni.

In particolare, nel settore dei semiconduttori, entro la fine di quest’anno approderà sul mercato un nuovo prodotto rivolto ai processi di “burn-in test”, fase indispensabile nella produzione dei chip.

Si tratta di soluzioni in grado di automatizzare i processi finalizzati al testing dei chip per uso automotive, destinati alla guida autonoma. Prodotto che allargherà la famiglia delle attuali soluzioni destinate alla “burn-in automation” con prestazioni elevate e tecnologia innovativa.

“Ottime prospettive ci attendiamo, inoltre, dalla sempre più elevata diffusione del Silicon Carbide (SiC), prezioso materiale in grado di incrementare l’efficienza dei veicoli elettrici, nella produzione di semiconduttori in grado di rendere le batterie più compatte e migliorando l’autonomia di percorrenza dei veicoli attraverso un minor dispendio di energia”.

“In questi anni i principali produttori globali di semiconduttori stanno realizzando nuovi stabilimenti in varie aree del mondo per incrementare la produzione. Notizia recente è quella che riguarda STMicroelectronics, che realizzerà, in Italia, a Catania, un impianto integrato di produzione di substrati in carburo di silicio (SiC) da 150 millimetri, operativo dal 2023”.

“Nello stesso plant ST svilupperà inoltre i nuovi wafer da 200 millimetri, nuova frontiera alla quale tutti i produttori di chip stanno puntando per incrementare la capacità produttiva nei prossimi anni” spiega il Ceo di Osai.

Seguendo la direzione tecnologica di questo mercato in forte espansione, la società svilupperà, nel corso del prossimo anno, un ulteriore sistema destinato all’automazione di processo per la produzione del Silicon Carbide (SiC), che contribuirà in maniera rilevante alla gestione della produzione di wafer di materiale semiconduttore da 200 millimetri di diametro. Questo sistema amplierà significativamente la copertura che Osai è in grado di fornire nei processi produttivi del SiC, proiettando di fatto la Società in questo nuovo mercato dalle grandi prospettive.

Il progetto Re4M nell’economia circolare e le applicazioni medicali

Nel settore dell’economia circolare, invece, nel 2023 verrà installato, in anticipo rispetto al programma prospettato per il progetto Re4M in fase di IPO, il primo impianto in Italia per l’estrazione, la selezione e il recupero dei metalli preziosi presenti all’interno di schede elettroniche RAEE.

L’impianto, che verrà installato per il gruppo Iren, prevede due fasi di lavoro: la prima dedicata al disassemblaggio delle schede, la seconda alla separazione e affinazione dei metalli preziosi tramite un processo idro-metallurgico.

Un’iniziativa frutto dell’intuizione di Osai, sempre alla ricerca di nuovi settori nei quali applicare con successo, competenze e tecnologie conseguite in oltre 30 anni di attività. “Questo nuovo settore rappresenta una grandissima opportunità per Osai, i cui benefici si raccoglieranno nell’arco dei prossimi 3-5 anni”.

Infine, “nel 2023 ci attendiamo una crescita importante delle applicazioni realizzate per il mercato medicale e delle life science, che rappresentano per Osai un settore nel quale esprimere al meglio le proprie potenzialità” afferma Benetti.

In tale ambito, infatti, la Società opera già da diversi anni con altre Divisioni, con la possibilità quindi di realizzare sinergie. Da oltre 10 anni, Osai sviluppa sistemi con applicazioni laser rivolte al settore medicale ed in particolare per la produzione di dispositivi quali pacemaker, stents coronarici, pezze di pericardio per le valvole cardiache biologiche.

“In questo settore il Gruppo mette a disposizione dei principali operatori del settore medicale, attraverso le divisioni Automazione, Elettronica e Laser Applicato, un portafoglio di tecnologie ampio e consolidato in grado di automatizzare ed ottimizzare i processi essenziali nella produzione di dispositivi medici quali: la micromeccanica di precisione (assemblaggio e microlavorazioni laser), la saldatura e il taglio laser (di materie plastiche, biologiche e metalliche), test ottici e funzionali per garantire elevati standard di qualità (ispezioni ottiche di precisione con impiego di intelligenza artificiale)”.

 

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