Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore tecnologico e del settore delle telecomunicazioni.
Giornata positiva per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib avanza dell’1,1%, il Ftse 100 dello 0,3% e il Dax dello 0,4%. A Wall Street, il Nasdaq guadagna l’1%, lo S&P 500 dello 0,7% e il Dow Jones l’1%.
Per quanto il settore tecnologico e tlc, IBM avanza del 3,1% dopo aver registrato nel terzo trimestre ricavi superiori alle aspettative. Gli analisti hanno definito il trimestre “impressionante”, nonostante le incertezze sul prosieguo della crescita per via dello scenario macroeconomico e delle fluttuazioni valutarie. I ricavi sono pari a $ 14,11 miliardi (+6,5% a/a) rispetto a $ 13,53 miliardi del consensus di Bloomberg.
AT&T sarebbe in trattative per creare una joint venture focalizzata sugli investimenti nell’espansione della rete in fibra ottica. Il gigante delle telecomunicazioni starebbe lavorando con Morgan Stanley alla ricerca di un partner infrastrutturale per la JV. La JV potrebbe essere valutata da $ 10 miliardi a $ 15 miliardi e cercherebbe di investire miliardi. AT&T si è concentrata maggiormente sulle telecomunicazioni dopo aver scorporato WarnerMedia all’inizio di quest’anno. AT&T ha anche diffuso la trimestrale, che ha superato le stime degli analisti per quanto riguarda la crescita dei profitti e degli abbonati wireless.
Nokia ha mancato le stime sui profitti del terzo trimestre a causa di accordi di licenza ritardati. L’utile operativo è aumentato del 3,9% rispetto all’anno precedente a 658 milioni di euro, rispetto a 702,6 milioni mediamente attesi dagli analisti. Secondo Jefferies, i margini scontano i ritardi nella firma di nuovi accordi di brevetto e licenza con i produttori di telefoni Vivo Communication Technology e Guangdong Oppo Mobile Telecommunications.
Nel terzo trimestre il mercato degli smartphone ha registrato un calo del 9%. La flessione dovrebbe proseguire nel 2023, con le priorità dei consumatori indirizzate verso altri beni essenziali. Samsung rimane leader con una quota del 22%, ma Apple si avvicina con il 18%.
Piper Sandler ha alzato il giudizio su Oracle da underweight a neutral, ribadendo il target price di 70 dollari per azione. Deutsche Bank ha invece alzato il giudizio su ASML da hold a buy.