I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,3-0,6%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street in un clima che beneficia dei segnali di resilienza che arrivano dai risultati societari nonostante il rischio di una recessione.
Chiusura in ribasso ieri per i principali indici americani, al termine di un’altra seduta volatile in cui sono comunque riusciti a risalire sopra i minimi intraday. Il Nasdaq ha perso lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,3%.
L’inizio positivo della nuova stagione delle trimestrali ha contribuito a riportare gli acquisti sull’equity, sebbene sullo sfondo permangano i timori per il persistere dell’elevata e per le strette monetarie delle banche centrali.
Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, si aspetta che il ciclo di rialzi aggressivi dei tassi di interesse termini all’inizio del 2023, lasciando il posto ad una fase di mantenimento su livelli sufficientemente restrittivi.
Secondo le previsioni, nella riunione di inizio novembre la banca centrale americana alzerà il costo del denaro di 75 punti base, effettuando il quarto ritocco consecutivo di tale entità nel tentativo di raffreddare un’inflazione sui massimi da quarant’anni.
Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a 214 mila unità, al di sotto delle 233 mila stimate dal consensus e delle 226 mila della rilevazione precedente.
Tornando a Wall Street, nel premarket Tesla cede oltre il 5,5% dopo aver riportato ieri a mercati chiusi i risultati, evidenziando ricavi inferiori alle attese. Diffusi prima dell’apertura, invece, i conti di AT&T e American Airlines Group, che salgono rispettivamente del 4% e del 2,7% dopo aver battuto le previsioni degli analisti.
