PLC – Pronta a lavorare al nuovo piano industriale dopo le incertezze del primo semestre

Il Gruppo PLC ha archiviato i primi sei mesi del 2022 con ricavi totali pari a 30,7 milioni (-3,6% a/a), Ebitda negativo per 2,9 milioni (+3,4 milioni nel 1H 2021), e una perdita netta complessiva di 4 milioni (utile di 1,5 milioni nel 1H 2021). Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è migliorato a 1,9 milioni, dai 2,8 milioni di fine 2021.

“Il semestre ha, purtroppo, risentito in maniera rilevante di fattori esterni derivanti dallo scenario macroeconomico complesso e dai conseguenti impatti sulla catena di fornitura, difficilmente quantificabili a priori. A ciò si sono aggiunti gli effetti legati ai ritardi nell’adozione di alcuni decreti attuativi della normativa sulle fonti rinnovabili, con riferimento sia alle tecnologie tradizionali (fotovoltaico ed eolico) che al biogas e biometano, attesi inizialmente già nei primi mesi del 2022”, esordisce Cecilia Mastelli, CFO di PLC, in un’intervista rilasciata a Market Insight.

Cecilia Mastelli, CFO di PLC

Tali risultati “devono però essere letti come eccezionali e transitori, così come lo sono le ragioni che li hanno generati, e inoltre sono circoscritti ad alcune società del Gruppo”.

Gli effetti negativi derivanti dal contesto esterno sono infatti “concentrati prevalentemente su alcune commesse afferenti al Segmento Costruzione, storicamente più esposto a fattori esogeni, che hanno registrato sia un aumento del costo delle principali forniture sia un allungamento dei tempi di approvvigionamento, con conseguente incremento dei costi di produzione e di cantierizzazione solo in parte riaddebitabili ai clienti finali”, spiega la CFO.

Tutte le altre commesse del Segmento Costruzione “continuano, invece, a confermare il raggiungimento dei target di marginalità prefissati”.

Peraltro, “anche gli effetti di natura normativa si dimostrano assolutamente transitori”. Lo scorso 16 settembre infatti, prosegue la manager, “è stato pubblicato il decreto attuativo biogas e biometano ed è in corso di approvazione il Decreto FER 2. Prevediamo, pertanto, un progressivo recupero del gap già nell’ultima parte dell’anno”.

D’altra parte, però, “nel primo semestre 2022, così come già avvenuto in epoca Covid-19, il Gruppo PLC è stato supportato dal Segmento Servizi, che ha contribuito positivamente ai risultati consolidati anche in un contesto di mercato sfavorevole e nonostante il permanere di criticità legate al Perimetro Monsson Operation non ancora definitivamente risolte”, precisa Mastelli.

Il Segmento Servizi conferma, dunque, “la capacità della propria componente ‘recurring’ di generare risultati positivi in grado di stabilizzare la redditività complessiva, a garanzia degli obiettivi fissati e di creazione del valore del Gruppo, assicurando, allo stesso tempo, un adeguato rafforzamento patrimoniale”.

Da segnalare che, con riferimento al Segmento Costruzione – che, come detto, è stato invece maggiormente impattato dagli effetti del contesto economico solo parzialmente riaddebitabili ai clienti finali – il Gruppo PLC “ha gestito il difficile contesto in cui ha dovuto operare innanzitutto cercando di mitigare, almeno in parte, l’impatto negativo sui propri fornitori, in particolar modo su quelli di piccole dimensioni. Parallelamente, ha avviato un importante sforzo commerciale volto ad accelerare il recupero del divario già a partire dall’ultima parte dell’esercizio”, aggiunge la CFO.

Alla luce di ciò, “questa parentesi negativa, che inevitabilmente si rifletterà anche sui risultati economici attesi a fine 2022 sebbene con un impatto minore, non riteniamo dunque che possa in qualche modo influenzare l’andamento prospettico del Gruppo PLC”. E ciò, in considerazione del fatto che “il mercato delle energie rinnovabili e delle infrastrutture elettriche si dimostra essere in grandissima espansione, quale driver essenziale per il raggiungimento della transizione energetica e dei target fissati dall’Unione Europea, volti al perseguimento di obiettivi climatici e di maggiore indipendenza e sicurezza energetica”.

Pertanto, sottolinea con soddisfazione la manager, “riteniamo che il favorevole contesto del mercato di riferimento, unitamente alle grandi competenze tecniche e tecnologiche maturate dal Gruppo PLC, che lo hanno reso un player di riferimento, consentiranno il raggiungimento di risultati estremamente soddisfacenti per tutti i nostri stakeholders”.

In questa ottica, conclude Cecilia Mastelli, “il nuovo Ad, Diego Percopo, di concerto con il Consiglio di Amministrazione, ha tempestivamente avviato le attività prodromiche alla predisposizione di un nuovo Piano Industriale che delineerà le strategie e gli obiettivi del Gruppo PLC tenendo conto del contesto esterno, allo stato caratterizzato da elementi di incertezza e volatilità ma soprattutto da un mercato di riferimento in grande fermento, che offre opportunità che potranno essere perseguite valorizzando al meglio le forti competenze distintive della società”.