Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Giornata in rialzo per i mercati azionari europei: il Ftse Mib guadagna il 2,4%, il Dax il 2% e il Ftse 100 lo 0,9%. A Wall Street, il Dow Jones sale dell’1,4% e lo S&P 500 dello 0,7%, mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.
In ribasso le quotazioni del greggio, appesantite dal continuo apprezzamento del dollaro e dai dati macroeconomici provenienti dalla Cina che hanno dipinto un quadro in chiaroscuro per il primo importatore di petrolio al mondo.
Sebbene più alte di agosto, le importazioni di greggio della Cina a settembre – pari a 9,79 milioni di barili al giorno – sono risultate inferiori del 2% rispetto all’anno precedente, secondo i dati doganali, poiché le raffinerie indipendenti hanno diminuito la produzione a causa dei margini ridotti e della scarsa domanda.
I prezzi del petrolio hanno perso circa un terzo del proprio valore da inizio giugno a causa dei timori per il rischio di recessione e per l’atteggiamento aggressivo delle banche centrali nella lotta all’inflazione.
Dall’altra parte, però, i tagli alla produzione decisi dall’Opec+ e le sanzioni dell’Unione europea sul petrolio russo alimentando le preoccupazioni sull’outlook dell’offerta in vista dell’inizio della stagione invernale.
Shell ha firmato una partnership con la compagnia Qatar Energy Company nel progetto di espansione del giacimento North-South, per un investimento di circa un 1,5 miliardi di dollari in quello che fa parte del più grande progetto di gas naturale liquefatto al mondo. Shell otterrà una quota del 9,3% del progetto, che aggiungerà 16 milioni di tonnellate alla capacità produttiva del Qatar.
Deutsche Bank ha avviato la copertura su Saudi Aramco con raccomandazione ‘buy’ e target price pari a 39 riyals.