Impiantistica (+5,4%) – Scatto di Leonardo (+9%) nell’ottava

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo del 3%, in un contesto in cui le prime indicazioni positive provenienti dalla stagione delle trimestrali hanno compensato i timori per l’inasprimento della politica monetaria.

I segnali di resilienza dei risultati societari, le convenienti valutazioni dell’equity e il dietrofront di Londra sul controverso piano di tagli fiscali hanno contribuito a riportare l’appetito per il rischio sui mercati negli ultimi giorni.

Al tempo stesso, però, gli investitori restano alle prese con l’indebolimento dell’economia globale e con l’impatto delle persistenti pressioni inflazionistiche sulle prossime decisioni delle banche centrali.

Focus anche sulla situazione politica del Regno Unito dopo le dimissioni del premier Liz Truss e sulla crisi energetica in Europa, dopo l’accordo di massima dei Paesi membri sulle misure per contrastare il rincaro dei prezzi.

L’indice Ingegneria e Impiantistica ha segnato un +5,4% w/w, rispetto al +3,4% w/w rispetto al corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto bene in particolare Leonardo (+9% w/w), con gli acquisti che sono prevalsi anche su Prysmian (+3,7% w/w).

Nel segmento delle medie capitalizzazioni in evidenza Danieli (+8,9% w/w), seguita da Webuild (+6,7% w/w), Salcef (+6,7% w/w) e Fincantieri (+2,2% w/w).