Mercati – Apertura in rialzo per l’Europa, Milano a +1,4%

Partenza positiva per le borse europee, nella prima seduta di una settimana in cui l’attenzione sarà rivolta soprattutto sul meeting della Bce e sull’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali con i conti delle big tech Usa.

A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,4% in area 21.870 punti. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+1,8%), il Dax di Francoforte (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).

I mercati osservano la discesa dei rendimenti obbligazionari Usa con gli investitori che guardano oltre l’attuale atteggiamento aggressivo delle Federal Reserve alla fase successiva, in cui potrebbe esserci un rallentamento nel ritmo dei rialzi dei tassi di interesse. Sempre in tema banche centrali, focus sulla riunione della Bce di giovedì.

In settimana, inoltre, usciranno i risultati trimestrali delle big tech a stelle e strisce come Apple, Amazon, Microsoft e Meta, mentre a Piazza Affari inizieranno ad arrivare i conti delle blue chips tra cui Eni, Unicredit, Moncler, Stm e Saipem.

Sul fronte macro, dopo aver confermato il presidente Xi Jinping per un terzo mandato, la Cina ha pubblicato una serie di dati che erano stati rinviati la scorsa settimana e che hanno evidenziato un quadro in chiaroscuro.

Nel terzo trimestre 2022 l’economia cinese è cresciuta del 3,9% su base annua, oltre il +3,3% previsto dal consensus e rispetto al +0,4% dei tre mesi precedenti, portando l’incremento da inizio anno al +3%, ben al di sotto dell’obiettivo ufficiale di circa il 5,5% previsto dal Partito Comunista.

L’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura preliminare di ottobre degli indici Pmi manifatturiero, servizi e composito di Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro arretra a 0,983 e il dollaro/yen sale a 149,2, mentre prosegue la volatilità sulla moneta nipponica tra gli sforzi di Tokyo per limitarne il deprezzamento e il mantenimento di una politica accomodante da parte della Bank of Japan.

La sterlina risale a 1,134 sul dollaro, dopo che l’ex premier inglese, Boris Johnson, ha rinunciato a correre nella nuova campagna per Downing Street dopo l’addio di Liz Truss, lasciando come grande favorito l’ex Cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,1%) a 90,4 dollari e il Wti (-1,1%) a 84,1 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 228 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,63%, dopo che venerdì sera S&P ha lasciato invariato il rating ‘BBB’ sull’Italia e l’outlook a stabile, in una sorta di sospensione del giudizio sull’appena insediato governo Meloni.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio in particolare Telecom Italia (+3,5%), Unicredit (+2,4%), Hera (+2,1%), A2A (+2,1%), Stm (+2,1%), Pirelli (+2,1%) e Bper (+2%), mentre arretrano Saipem (-1%) e Moncler (-0,7%).