Mercati Usa – Accelerano con decisione nel finale

L’intervento della Banca Centrale del Giappone a sostegno dello yen, sembra in condivisione anche con la Federal Reserve, ha messo le ali al mercato azionario il quale ha beneficiato anche di una previsione di un più contenuto rialzo dei tassi di interesse da parte dell’autorità monetaria statunitense nei prossimi mesi.

Il Dow Jones ha guadagnato il 2,5%, lo S&P 500 il 2,4% e il Nasdaq il 2,3%, terminando molto vicino ai massimi intraday.

In recupero tutta la pattuglia dei principali titoli tecnologici da Apple a Tesla con l’unica eccezione di Facebook che chiude con una frazionale perdita.

VIX in lieve ribasso (-1%) a quota 29,7 punti.

Giornata ancora sull’ottovolante per il mercato obbligazionario con il decennale governativo che fino a metà seduta sale fino al 4,34% con un incremento di altri undici punti base rispetto alla seduta precedente ma chiude al 4,22% in ribasso di uno, in scia all’intervento congiunto delle due Banche Centrali, nipponica ed americana, sul mercato dei cambi.

Tra le materie prime il petrolio registra una giornata poco significativa chiudendo positivo, ma poco mosso, lievemente al di sopra degli 84 dollari al barile.

La dichiarazione di due membri della FED sul possibile rallentamento della marcia di rialzo dei tassi di interesse, mette le ali ai due principali metalli preziosi con l’oro che guadagna l’uno e mezzo percento e l’argento quasi il quattro.

Sul mercato valutario il dollaro cede quasi un’intera figura a 0,986 nei confronti della moneta unica, mentre rispetto allo yen buca al rialzo anche la soglia dei 150 sfiorando i 152, prima dell’intervento congiunto delle due Banche Centrali che lo ha riportato al di sotto dei 148 in pochi minuti.