Obbligazioni – Clima disteso sui benchmark nella mattinata

Mattinata in calo per i tassi europei e americani con gli investitori sempre intenti a monitorare l’agenda macroeconomica, le news sul fronte politico internazionale e i risultati societari.

I principali listini continentali si muovono incerti con il Ftse Mib che tuttavia resiste a +0,2%.

Se da un lato il Pil cinese oltre le previsioni ha contribuito a sostenere la fiducia dei mercati, dall’altro alto preoccupa la crescita di potere di Xi Jinping, riconfermato per un terzo mandato come Segretario generale, presidente della Repubblica Popolare e capo delle Forze Armate.

Inoltre restano le incertezze per la campagna zero – Covid cinese che sembra destinata a continuare, cui si aggiungono le speculazioni sul fatto che l’obiettivo di “prosperità comune” potrebbe persino portare a tasse sulla proprietà e sull’eredità.

Occhi anche sul Regno Unito dopo che Boris Johnson si è ritirato dalla corsa per guidare al potere il partito conservatore, aumentando le probabilità che sarà l’ex cancelliere Rishi Sunak a diventare il prossimo primo ministro.

Nel frattempo gli operatori continuano a monitorare i segnali provenienti dalla earning season che questa settimana vedrà i conti di colossi quali Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Coca-Cola, Intel e McDonald’s.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale cala di 4 bp al 4,71% con uno spread a 232 punti (+1 bp). Oltreoceano il tasso del T-Bond si fissa al 4,21% (-2 bp).