Nelle sedute dal 17 al 21 ottobre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso a +4% rispetto al +7,3% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +3% del Ftse Mib.
Settimana positiva per l’azionario, con gli operatori sempre intenti a valutare le indicazioni provenienti dalle trimestrali e i rischi di recessione, in un contesto di elevata inflazione e inasprimento monetario. Focus anche sulla situazione politica del Regno Unito in seguito alle dimissioni di Liz Truss e sulla crisi energetica in Europa, dopo l’accordo di massima dei Paesi membri sulle misure per contrastare il rincaro dei prezzi.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, Stm guadagna il 4,2% mentre la tlc Telecom Italia recupera il 10% in scia alle indiscrezioni su un possibile interesse del fondo Cvc. Intanto l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato il giudizio sul merito di credito a ‘B+’ da ‘Bb-‘ mantenendo l’outlook negativo.
Contrastate le mid cap, acquisti su Antares Vision (+17,5%), nonostante la smentita su ipotetiche decisioni relative ad eventuali operazioni straordinarie, e Seco (+17%).
Fra le small, ancora in luce Tiscali (+11,2%) ed Esprinet (+8,2%) dopo il fallimento dell’opa su Cellularline (-0,9%), chiusa all’11,48% del capitale. Quest’ultima ha approvato l’avvio di un programma di acquisto e disposizione di azioni proprie.
Consob ha comunicato la sospensione dei termini istruttori in relazione all’opa su Be. Intanto Olidata, sospesa dal 2016, ha perfezionato un aumento di capitale da 10 milioni, riavvicinandosi al ritorno alle negoziazioni in Borsa.