Mercati – Apertura sopra la parità per l’Europa, Ftse Mib oltre i 22.000 punti

Partenza positiva per le borse europee, che proseguono il recupero delle ultime sedute con l’attenzione rivolta principalmente alle trimestrali americane e in attesa della riunione della Bce di giovedì.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 22.050 punti. In frazionale rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Ancora volatile la Cina con lo yuan offshore sceso sui minimi storici, dopo che il presidente Xi Jinping ha rafforzato il suo controllo sul governo, alimentando le preoccupazioni sul rischio che un’eccessiva concentrazione del potere possa indebolire la crescita e creare instabilità a livello geopolitico.

Negli Stati Uniti, invece, il focus è rivolto soprattutto sui risultati societari con la diffusione questa settimana dei conti delle big tech Usa, a cominciare oggi da quelli di Alphabet e Microsoft. Oltre un quinto delle società dello S&P 500 hanno già presentato i bilanci del terzo trimestre, di cui oltre la metà hanno battuto le attese.

Intanto, i dati di ieri sulla manifattura e sul settore dei servizi sia in Europa sia negli Stati Uniti hanno evidenziato una frenata superiore alle previsioni, mostrando come le strette delle banche centrali stiano cominciando a rallentare l’attività economica.

Nei prossimi giorni è in programma il meeting della Bce mentre la prossima settimana sarà il turno della Federal Reserve, con i mercati che si attendono in entrambi i casi un nuovo rialzo dei tassi di interesse da 75 punti base.

Sul Forex il cambio euro/dollaro è poco mosso a 0,986 e il dollaro/yen a 148,9. Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 91,3 dollari e il Wti (+0,1%) a 84,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 221 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,48%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio A2A (+1,5%), Banco Bpm (+1,5%), Unicredit (+1,2%), Telecom Italia (+1,1%) e Pirelli (+1,1%), mentre arretrano Iveco (-0,5%), Recordati (-0,3%) e Campari (-0,3%).