Deutsche Bank ha chiuso il 3Q 2022 con un utile ante imposte pari a 1,6 miliardi, quasi triplicato rispetto ai 554 milioni del 3Q 2021 e l’utile netto a 1,2 miliardi (vs 329 milioni del terzo trimestre del 2021), superiore alle attese degli analisti.
La banca archivia così il miglior 3Q dal 2006.
I ricavi netti su base annua hanno segnato un progresso del 15% a 6,9 miliardi, riportando una crescita in tutte le aree di business: corporate bank +25% a 1,6 miliardi, sostenuta dall’aumento dei tassi, investment bank +6% a 2,4 miliardi, private bank +13% a 2,3 miliardi e asset management +1% a 661 milioni.
L’accantonamento per perdite su crediti ha assorbito 350 milioni, rispetto a 117 milioni nel 3Q 2021.
Le spese non da interessi sono diminuite dell’8% a/a.
La banca ha comunicato di aver ulteriormente ridotto nel periodo le sue esposizioni creditizie verso la Russia durante il terzo trimestre. L’esposizione creditizia lorda è stata ridotta da 1,3 miliardi a 1 miliardo, mentre quella netta è stata di 500 milioni.
Il Cet 1 si è fissato al 13,3% dal 13% di settembre 2021, al di sopra il target minimo della banca del 12,5%.
La banca ha confermato la guidance per il 2022 di ricavi tra 26 e 27 miliardi.