Global Markets Tech e Telecom – Giù Microsoft (-7,5%) e Alphabet (-7,6%) dopo i conti

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore tecnologico e del settore delle telecomunicazioni.

Giornata incerta per i mercati europei, con il Ftse Mib a -0,3%, il Dax a +0,3% e il Ftse 100 a -0,1%. Avvio misto anche per i listini americani, con il Dow Jones a +0,2%, lo S&P500 a -0,6% e il Nasdaq a -1,7%.

Per quanto il settore tecnologico e tlc, Alphabet (-7,6%) ha chiuso il terzo trimestre fiscale con ricavi (al netto dei pagamenti ai partner di distribuzione) per 57,27 miliardi di dollari, a fronte di 58,18 miliardi mediamente stimati dagli analisti interpellati da Bloomberg. Anche l’utile per azione ha deluso le attese, attestandosi a 1,06 dollari per azione contro 1,25 previsti. La casa madre di Google ha inoltre annunciato che rallenterà le assunzioni e intensificherà il controllo delle spese, preparandosi a tempi difficili a causa del rallentamento dell’economia. Goldman Sachs ha tagliato il target price da 135 a 125 dollari, confermando il giudizio overweight.

Nel primo trimestre fiscale dell’esercizio 2022-2023 Microsoft (-7,5%) ha registrato ricavi per 50,12 miliardi di dollari, in crescita dell’11% e al di sopra dei 49,56 miliardi del consensus di Bloomberg. Si tratta, tuttavia, della crescita più debole degli ultimi 5 anni, a causa dell’apprezzamento del biglietto verde, dal crollo della domanda di PC e dai minori ricavi pubblicitari. Nella conference call di commento ai risultati, il Chief Financial Officer Amy Hood ha previsto per il trimestre in corso uno sviluppo pari al 37% per il business del cloud, deludendo le attese degli investitori.

In calo il produttore di chip Texas Instruments (-5,6%), nonostante la trimestrale sopra le attese, dopo le proiezioni deludenti sul quarto trimestre poiché la crisi del settore dei semiconduttori si sta estendendo oltre i PC e gli smartphone al segmento industriale, un tempo sano. KeyBanc conferma l’overweight e lima il target price da 220 a 210 dollari, sottolineando la tenuta del settore dei chip nell’industria automobilistica e la più ampia correzione dell’inventario in corso. Morgan Stanley mantiene il giudizio underweight e taglia il pt da 160 a 152 $ mentre Citi ribadisce il neutral e riduce il prezzo obiettivo da 165 a 155 dollari.