Mercati – Il Nasdaq azzera le perdite e Milano chiude a +0,4% alla vigilia della Bce

Le borse europee migliorano nel finale in scia a Wall Street e il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,4% a 22.389 punti. Ben intonati anche il Dax di Francoforte (+1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+1%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%). Oltreoceano, avanzano S&P500 (+0,6%) e Dow Jones (+1%) mentre il Nasdaq (flat) annulla le perdite rispetto all’apertura. Oggi si riunisce il Cda di Meta Platforms, mentre domani toccherà ad Apple.

L’attenzione resta focalizzata prevalentemente sui risultati societari e sui dati macroeconomici, oltre che sulla politica monetaria. I conti stanno perlopiù sovraperformando le attese, anche se gli aggiornamenti trimestrali delle big tech Microsoft e Alphabet hanno deluso le aspettative, alimentando i timori per l’impatto della recessione sugli utili dei prossimi trimestri, con possibili nuove perdite per l’azionario.

Dall’altro lato, gli operatori sperano che la Fed possa rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse alla luce dei segnali di indebolimento dell’economia, confermati anche da alcuni dati macro, come quelli odierni sulle vendite di nuove case negli Stati Uniti (in calo a settembre).

In Europa, focus sulla riunione di domani della Bce, che verosimilmente alzerà i tassi di 75 punti base per contrastare l’inflazione a livelli record.

Sul Forex il dollaro perde ancora terreno nei confronti delle principali valute, consentendo all’EUR/USD di risalire a 1,007. Il cambio tra biglietto verde e yen scende a quota 146,5, in attesa del meeting di venerdì della Bank of Japan che dovrebbe confermare l’attuale politica monetaria accomodante.

Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,2%) a 93,8 dollari e il Wti (+3,2%) a 88,0 dollari dopo il report sulle scorte americane dell’Energy Information Administration che ha accresciuto i timori di una carenza di carburante mentre si avvicina l’inverno.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 220 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,32%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib gli acquisti premiano in particolare Unicredit (+4,3%) dopo i conti del terzo trimestre, Saipem (+3,0%), Tenaris (+2,3%) e Leonardo (+1,8%). In calo Amplifon (-4,2%) dopo i risultati, Campari (-1,3%), Azimut (-1,1%) e Moncler (-1,1%). Fuori dal listino principale, crolla Tod’s (-19,4%) dopo il fallimento dell’opa lanciata dalla famiglia Della Valle.