Il gruppo Campari ha archiviato il periodo gennaio – settembre 2022 con vendite nette pari a oltre 2 miliardi, in progresso del 27,3% su base annua. La crescita organica è stata del 19% rispetto ai primi nove mesi 2021 (+47% rispetto ai primi nove mesi 2019 o CAGR organico a 3 anni del +13,7%).
L’EBITDA rettificato si è attestato a 557,8 milioni (+33,4%), con una crescita organica del 19,5%.
L’EBIT rettificato è stato pari a 492,2 milioni (+36,8%). La crescita organica è stata del 21,5% (+58,6% rispetto ai primi nove mesi 2019 o CAGR organico a 3 anni del +16,6%), con un incremento organico della marginalità di 50 punti base, spesati ammortamenti aumentati del 12,5%.
Le rettifiche di proventi (oneri) operativi sono state negative per 26,1 milioni (-9,7 milioni nei 9M21), principalmente attribuibili ad accantonamenti legati al conflitto tra Russia e Ucraina, a iniziative di ristrutturazione e a piani di ritenzione a lungo termine.
Il periodo si è chiuso con un utile ante imposte di 453,7 milioni, in crescita del 33%.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 961,2 milioni, in aumento di 130,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2021.
La società conferma la guidance di margine EBIT– rettificato stabile sulle vendite nette a livello organico nel 2022 su base annuale.