Il gruppo Diasorin ha archiviato i primi nove mesi del 2022 con un fatturato superiore a 1 miliardo, in progresso del 17,9% (+9,6% a cambi costanti) rispetto allo stesso periodo del 2021.
Una dinamica che ha beneficiato del positivo andamento dei business di immunodiagnostica, di diagnostica molecolare e dell’inclusione di Luminex nel perimetro di consolidamento, scontando tuttavia parzialmente l’anticipato calo nelle vendite COVID.
In particolare, i ricavi di immunodiagnostica ex-COVID sono cresciuti del 9,8% (+4,4% a cambi costanti), guidati dal positivo andamento dei test CLIA, pur a fronte dell’attesa decrescita del business della Vitamina D e del pannello ELISA. Performance negativa nel mercato cinese (principalmente a causa dei lockdown) e in alcuni dei paesi serviti tramite distributori (a causa sia del ritardo di importanti spedizioni ora previste per il 4° trimestre 2022 che della situazione in Russia ed Ucraina).
I ricavi di diagnostica molecolare ex-COVID hanno registrato un aumento dell’89,5% (+70,1% a cambi costanti), prevalentemente come conseguenza della crescita dei test Diasorin e del contributo di Luminex.
I ricavi licensed technologies sono stati pari a 156 milioni, a conferma del buon andamento delle vendite di strumenti e consumabili relativi alla tecnologia xMAP, pur a fronte di problemi nell’approvvigionamento di alcuni componenti elettronici che hanno causato il ritardo nella spedizione di strumenti e pertanto impattato negativamente il 3° trimestre 2022; la società si attende che tale gap sia in gran parte colmato entro la fine dell’esercizio.
Le vendite dei test sierologici e molecolari per il COVID, pari a 201 milioni, sono diminuite del 27% (-32,3% a cambi costanti), come risultato del successo delle misure di contenimento della pandemia implementate dalle diverse autorità governative e della diffusione ed efficacia delle campagne vaccinali.
Il contributo di Luminex ai ricavi è stato pari a 277 milioni.
L’Ebitda adjusted si è attestato a 391,2 milioni (+2,1%; -4,7% a cambi costanti) mentre l’Ebit adjusted è stato pari a 318,7 milioni (-3,3%).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 202,9 milioni (-11,5%). Su base ajdjusted l’ultima riga di conto economico ha riportato un valore di 244,2 milioni (-1,7%).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 1.012,3 milioni (985,9 milioni al 31 dicembre 2021).
La società ha alzato la guidance 2022 a cambi costanti, stimando:
- ricavi: crescita attesa tra il 2% e il 3% (precedente stima: circa +2%) rispetto all’esercizio 2021, di cui ricavi relativi ai prodotti covid per circa 225 milioni (precedente stima: circa 200 milioni) e ricavi ex-covid in crescita di circa il 22% (precedente stima: circa +24%);
- Ebitda adjusted margin tra circa il 38% e il 39% (precedente stima: circa 38%).