I 9M 2022 sono stati caratterizzati dal forte aumento dei prezzi dell’energia aggravato dagli effetti dell’invasione della Russia in Ucraina e dall’incertezza sulla sicurezza delle forniture di gas.
Tale incremento dei prezzi, unitamente ai maggiori volumi venduti – per rispondere all’emergenza di approvvigionamento, Edison ha massimizzato la flessibilità del proprio portafoglio di importazione di gas –, ha spinto i ricavi del Gruppo a 22.842 milioni, più che triplicati da 6.849 milioni di euro dello stesso periodo del 2021.
In dettaglio, i ricavi della Filiera Attività Gas sono saliti a 17.930 milioni (4.214 milioni nei 9M21) grazie anche al forte impegno di Edison per massimizzare le importazioni di gas e contribuire così alla sicurezza del sistema energetico nazionale. La società contribuisce alla sicurezza anche con Edison Stoccaggio che a settembre 2022 aveva già superato il 90% di capacità di riempimento.
La Filiera Energia Elettrica ha registrato ricavi a 7.321 milioni (3.106 milioni nei 9M21) in conseguenza di volumi di produzione più alti del 14,8% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno. Il trend positivo è stato sostenuto in particolare dall’andamento della produzione termoelettrica che, tra le altre cose, lo scorso anno scontava la fermata di una centrale.
Tale incremento ha compensato le mancate produzioni idroelettriche che mostrano un calo del 50,2% per via di una minore idraulicità. In crescita la produzione eolica e fotovoltaica (+5,7% vs 9M21), in conseguenza in particolare della variazioni di perimetro nel segmento eolico.
L’EBITDA è cresciuto del 38,8% a 938 milioni. A spingere il risultato è stato il maggiore apporto della generazione termoelettrica e delle attività gas. Fattori che hanno più che compensato il calo della marginalità del settore rinnovabili, che è stato fortemente impattato dalla perdurante siccità, e i margini inferiori nelle attività di vendita, su cui hanno pesato le azioni di protezione che Edison ha adottato a tutela dei propri clienti in uno scenario di incremento dei prezzi.
Il gruppo Edison ha chiuso il conto economico con un utile netto di 265 milioni, in calo rispetto ai 435 milioni dello stesso periodo del 2021, in conseguenza dell’impatto
dell’applicazione dei decreti “Taglia prezzi”, “Aiuti” e “Sostegni-ter”, e del venir meno di effetti non ricorrenti (prevalentemente legati all’esercizio dell’opzione di riallineamento dei valori fiscali) registrati nei 9M21.
L’indebitamento finanziario al 30 settembre 2022 cifra 954 milioni, in aumento da 104 milioni di fine 2021. L’incremento riflette il generale rialzo dei prezzi delle materie prime, l’aumento del capitale circolante prevalentemente legato alle vendite ai clienti finali, nonché i significativi investimenti (576 milioni) per il rafforzamento nei business della transizione energetica (in particolare servizi energetici e ambientali), il pagamento dei dividendi (286 milioni) e delle imposte (183 milioni).
Alla luce dell’attuale contesto di senario prezzi, che permane caratterizzato da un’elevata volatilità, e sulla base dell’attuale quadro regolatorio, il management di Edison stima di chiudere il 2022 con un EBITDA in un intervallo compreso tra 1.100 e 1.200 milioni (EBITDA 2021 di 989 milioni), in rialzo rispetto all’intervallo di 950-1.050 milioni stimato a luglio.