Mercati – Milano positiva (+0,5%) dopo Bce con spread in calo

Le borse europee migliorano dopo la conclusione del meeting della Bce e il Ftse Mib risale a 22.500 punti (+0,5%). In frazionale rialzo il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) mentre resta debole il Cac 40 di Parigi (-0,4%). A Wall Street avanzano Dow Jones (+1,1%) e S&P500 (+0,2 %) mentre arretra il Nasdaq (-0,2%) con il crollo di Meta Platforms (-22,3%) dopo la trimestrale deludente, in attesa dei conti di Amazon e Apple.

L’Eurotower ha alzato i tassi d’interesse di 75 punti base, portandoli sui massimi dal 2009 e compiendo un ulteriore passo verso l’abbandono dell’orientamento accomodante della politica monetaria. La presidente Lagarde ha annunciato nuove strette per contrastare l’inflazione e ha sottolineato come i rischi per la crescita siano chiaramente orientati al ribasso, prevedendo un ulteriore indebolimento nel quarto trimestre dell’anno e a inizio 2023. A dicembre verranno avviate le discussioni sui principi chiave della riduzione del portafoglio App.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati statunitensi sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, leggermente al di sotto delle attese (217 mila contro 217 mila previste e 214 mila della settimana precedente) e la prima stima sul Pil annualizzato del terzo trimestre, in aumento del 2,6% su base trimestrale (consensus +2,4%, secondo trimestre -0,6%).

Numeri che non modificano la prospettiva di un ritocco dei tassi da 75 punti base, il quarto consecutivo, da parte della Federal Reserve nella riunione della prossima settimana, mentre alcuni operatori ipotizzano un rallentamento del ciclo restrittivo nei mesi a seguire.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,002 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 146,1, con il dollaro in recupero dopo due giorni di ribassi. Tra le materie prime, accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,2%) a 94,95 dollari e il Wti (+1,7%) a 89,5 dollari, dopo che il Segretario di Stato americano Anthony Blinken ha dichiarato che un accordo sul nucleare iraniano è improbabile nel breve periodo.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 214 punti base, con il rendimento del decennale italiano in forte calo al 4,17%.

Tornando a Piazza Affari, si conferma in vetta al Ftse Mib Saipem (+10,7%) in scia ai risultati diffusi stamattina. In rialzo anche Hera (+4,1%) e Banco Bpm (+3,9%) mentre crollano Diasorin (-9%) e Stm (-7,1%) dopo le rispettive trimestrali.