Prosegue il miglioramento della performance del Gruppo sia rispetto ai primi nove mesi 2021, sia rispetto al secondo trimestre 2022, con ricavi e margini in crescita a doppia cifra. Rivista, inoltre, al rialzo la guidance per l’anno 2022.
Per effetto dell’annunciata cessione del Drilling Onshore, che verrà perfezionata nel quarto trimestre 2022, i risultati del settore oggetto di cessione sono stati rilevati come discontinued operations secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5.
Nei primi nove mesi dell’anno, i ricavi di Saipem sono cresciuti del 46,1% a 7,04 miliardi, mentre l’Ebitda adjusted ammonta a 445 milioni rispetto alla perdita di 344 milioni del pari periodo 2021, con una marginalità al 6,3%.
Il miglioramento si registra in tutti i settori di attività, principalmente nei settori Offshore sia Engineering & Construction che drilling, che hanno evidenziato un incremento dei ricavi rispettivamente dell’85% a 3,66 miliardi e del 52% a 416 milioni.
Il risultato netto adjusted da continuing operations riporta una perdita di 124 milioni rispetto alla perdita di 816 milioni nei primi nove mesi del 2021, mentre il risultato netto adjusted è negativo per 101 milioni rispetto alla perdita di 862 milioni al 30 settembre 2021.
Dal lato patrimoniale, l’idebitamento finanziario netto è diminuito a 426 milioni da 1,54 miliardi al 31 dicembre 2021, dopo investimenti tecnici per 184 milioni (172 milioni nei primi nove mesi del 2021).
Nel corso dei primi nove mesi del 2022, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 6.924 milioni (4.620 milioni nei primi nove mesi del 2021). Il portafoglio ordini al 30 settembre 2022 ammonta a 20.937 milioni (7.266 milioni nell’Engineering & Construction Offshore, 12.874 milioni nell’Engineering & Construction Onshore e 797 milioni nel Drilling Offshore), di cui 2.171 milioni da realizzarsi nel 2022.
Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 30 settembre 2022 ammonta a 21.482 milioni (7.277 milioni nell’Engineering & Construction Offshore, 13.408 milioni nell’Engineering & Construction Onshore e 797 milioni nel Drilling Offshore), di cui 2.411 milioni da realizzarsi nel 2022.
L’ammontare totale del portafoglio ordini delle società non consolidate è stato ridotto, nel corso del terzo trimestre, per un totale di 800 milioni in seguito alla cancellazione delle attività che rientrano nel perimetro sanzionatorio, da parte dell’Unione Europea, nei confronti della Federazione Russa.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, i ricavi 2022 sono previsti oltre i 9 miliardi in linea alla precedente guidance, mentre l’Ebitda adjusted è ora atteso superiore a 550 milioni dal precedente target di oltre 500 milioni. L’indebitamento finanziario netto è stimato a circa 300 milioni, includendo l’incasso della cessione del Drilling Onshore.