Apple archivia il quarto trimestre fiscale, chiuso a settembre, con un fatturato di 90,15 miliardi di dollari, in crescita dell’8,1% su base annua e superiore al consensus di Bloomberg (88,64 miliardi).
I ricavi da prodotti si attestano a 70,96 miliardi, in aumento del 9%, contro una stima media di 69,04 miliardi. Nel dettaglio, gli iPhone registrano entrate per 42,63 miliardi (+9,7%, consensus 42,67 miliardi), un record per il periodo. Le vendite di Mac hanno portato 11,51 miliardi (+25%, stima 9,25 miliardi), iPad 7,17 miliardi (-13%, vs 7,81 miliardi attesi), mentre il segmento dei dispositivi indossabili, per casa e accessori ha generato ricavi per 9,65 miliardi (+9,8%, stima 8,8 miliardi).
I ricavi da servizi sono pari a 19,19 miliardi (+5%), inferiori alle aspettative degli analisti (19,97 miliardi). Il giro d’affari in Cina si fissa a 15,47 miliardi (+6,2%, stima 15,65 miliardi)
L’utile per azione del trimestre si attesta invece a 1,29 dollari, contro 1,24 del 4Q 2021 e il consensus di 1,26 dollari.
Nonostante le vendite di iPhone e servizi siano inferiori alle attese e malgrado la società abbia previsto una crescita non particolarmente forte nel trimestre in corso (complici il dollaro forte e il calo dei consumi), il colosso di Cupertino ha fornito abbastanza indicazioni positive per evitare il sell-off che ha colpito gran parte delle altre big tecnologiche negli ultimi giorni. Nel mercato after hours il titolo ha chiuso poco mosso (+0,35%), dopo una iniziale reazione negativa che lo aveva portato a cedere circa 5 punti percentuali.