Il Ftse Italia Banche chiude a +2,2%, rispetto al +0,6% dell’analogo indice europeo e al +0,9% del Ftse Mib.
Seduta incerta per le borse del Vecchio Continente, dopo la riunione della Bce che ha alzato i tassi di 75 punti base e annunciato altri aumenti per contrastare l’inflazione. Bene il Pil Usa (+2,6% nel 3Q, sopra le attese), focus anche sui risultati societari, tra cui Apple.
Sul Forex, l’euro/dollaro torna sopra la parità mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a circa 225 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 4,6%.
Tornando al comparto creditizio di Piazza Affari, tra le big avanzano soprattutto Banco Bpm (+4,5%) e Mediobanca (+3,1%) dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre fiscale, chiuso con ricavi in aumento del 7,2% a 757,2 milioni e un utile netto stabile a 262,6 milioni.
UniCredit (+2,5%) ha completato due operazioni finalizzate a razionalizzare le partecipazioni con CNP Assurances: – vendita a CNP Assurances dell’intera quota del 49% di CNP Vita Assicura per 500 milioni; – acquisto da CNP Assurances di una quota del 6,5% di CNP UniCredit Vita per 70 milioni.
Bper Banca (+2,8%) informa che, con riferimento al programma Euro Medium-Term Note (EMTN) che prevede emissioni obbligazionarie fino a 6 miliardi, Moody’s ha assegnato per la prima volta il rating al debito Senior Non-Preferred valutandolo “(P)Ba1” in linea con il rating del debito Senior.
Il 25 ottobre scorso MPS (-0,9%) ha ottenuto l’autorizzazione della Banca Centrale Europea all’incorporazione del Consorzio Operativo Gruppo Montepaschi, che fornisce servizi informatici al Gruppo. Il perfezionamento dell’operazione è atteso a inizio dicembre.
Da segnalare all’estero i conti di Credit Suisse.