Mercati – Gli eurolistini riducono le perdite, Ftse Mib a -0,3%

Le borse europee migliorano con l’avvio positivo di Wall Street, nonostante i conti deludenti delle big tecnologiche. Il Ftse Mib di Milano cede lo 0,3% in area 22.530 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (flat), il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+1,4%), S&P500 (+0,8%) e Nasdaq (+0,6%), malgrado il -10% di Amazon dopo i risultati e la previsione debole sul trimestre natalizio. Anche Apple (+4,3%) ha manifestato cautela sul periodo festivo, dopo aver registrato ricavi e utili oltre le attese ma anche vendite di iPhone e di servizi inferiori alle stime.

Indicazioni che si aggiungono a quelle poco brillanti di altri colossi tecnologici come Alphabet e Meta Platforms, mentre Musk ha completato l’acquisizione di Twitter per 44 miliardi di dollari.

La volatilità resta elevata, in un contesto di persistente inflazione elevata e di incertezza sulle prossime mosse delle banche centrali.

Gli ultimi dati macro statunitensi hanno evidenziato un’accelerazione dell’indice dei prezzi per consumi personali (escludendo cibo ed energia), una misura dell’inflazione di fondo attentamente monitorata dalla Federal Reserve. L’istituto di Washington si riunirà la prossima settimana e dovrebbe decretare il quarto rialzo consecutivo dei tassi da 75 punti base.

Ieri anche la Bce ha effettuato un ritocco di pari entità al costo del denaro, ma ha abbandonato un precedente un precedente riferimento al proseguimento delle strette per “diversi incontri”, una sfumatura interpretata dai mercati come un segnale dovish. Il report di oggi sull’inflazione tedesca, tuttavia, ha mostrato un incremento inaspettato all’11,6%, aumentando le pressioni sull’Eurotower.

Si segnalano anche i dati sul Pil tedesco del terzo trimestre, in aumento a sorpresa dello 0,3%, e sui prezzi al consumo in Italia (+11,9% su base annua, +12,8% l’indice armonizzato).

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 0,997 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 147,7 dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariata la propria politica monetaria accomodante.

Tra le materie prime restano in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,5%) a 94,5 dollari e il Wti (-0,5%) a 88,6 dollari, avviandosi comunque a chiudere la settimana in positivo.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si allarga a 208 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 4,17% dopo il calo di ieri. Il Tesoro ha collocato in asta tutti i 6,5 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni con tassi in discesa.

Tornando a Piazza Affari, avanzano soprattutto Diasorin (+3,7%) ed Eni (+2,2%), quest’ultima dopo aver diffuso prima dell’apertura i risultati. In progresso anche Banco Bpm (+1,75%) e Leonardo (+1,7%). Ancora vendite su Stm (-3,3%) dopo il crollo di ieri innescato dalla guidance deludente. In ribasso anche Nexi (-2,5%) e Moncler (-2,5%).