Mercati – Piazza Affari (-1%) in coda all’Europa, giù ancora Stm

Mattinata in rosso per le borse del Vecchio Continente, in linea con i future di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano cede l’1% in area 22.360 punti, più arretrato rispetto all’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,3%). I derivati gli indici americani puntano verso un avvio in lieve calo per Dow Jones e S&P 500 mentre per il Nasdaq si preannuncia una partenza più pesante dopo i conti di Amazon e Apple.

Il colosso dell’e-commerce ha preannunciato la crescita più debole di sempre nel periodo natalizio, mentre l’azienda di Cupertino ha registrato ricavi e utili oltre le attese ma con vendite di iPhone e di servizi inferiori alle stime, fornendo un outlook in chiaroscuro per il trimestre in corso.

Alcuni operatori ritengono che le ultime indicazioni giunte dai dati macroeconomici e dai risultati societari possano indurre le banche centrali a rallentare il ritmo delle strette monetarie nei prossimi mesi, pur mantenendo l’impegno nel contrastare l’inflazione.

Ieri la Bce ha alzato i tassi di 75 punti base, mentre la prossima settimana si riunirà la Fed, da cui è atteso un ritocco dello stesso importo.

Per quanto riguarda l’agenda macro, sono attesi in giornata i report statunitensi su reddito e consumi personali e l’indice sul sentiment dei consumatori stilato dall’Università del Michigan.

Secondo la lettura preliminare dell’Ufficio federale di statistica, nel 3Q 2022 il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,3% su base trimestrale (-0,2% consensus). La rilevazione finale del secondo trimestre 2022 evidenziava un incremento dello 0,1%.

In Italia, a ottobre, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua (da +8,9% del mese precedente). Il dato armonizzato cresce invece del 4,0% congiunturale e del 12,8% tendenziale (da +9,4% nel mese precedente).

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 0,995 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 147,7 dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariata la propria politica monetaria accomodante.

Tra le materie prime restano in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 94,3 dollari e il Wti (-1,1%) a 88,1 dollari, avviandosi comunque a chiudere la settimana in positivo.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 204 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 4,15% dopo il calo di ieri. Il Tesoro ha collocato in asta tutti i 6,5 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni con tassi in discesa.

Tornando a Piazza Affari, avanza Eni (+2,2%) dopo aver diffuso prima dell’apertura i risultati. In progresso anche Hera (+1,7%) e Leonardo (+1,5%). Ancora vendite su Stm (-6%) dopo il crollo di ieri innescato dalla guidance deludente. In ribasso anche Nexi (-4,5%) e Campari (-3,4%).