Global Markets Banche – Credit Suisse (+6,2%) presenta le condizioni dell’aumento di capitale da 4 mld di franchi

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Banche:

 

 

 

 

Giornata a due direzioni per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib avanza dello 0,5%, il Ftse 100 dello 0,8% e il Dax dello 0,2%. Negativa Wall Street con il Nasdaq che cede l’1,4%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,5%.

Credit Suisse (+6,2%) ha presentato oggi le condizioni dell’aumento di capitale per un totale di 4 miliardi di franchi. Ogni diritto d’emissione permetterà di acquistare due nuove azioni, con il prezzo di riferimento pari a 4,07 franchi, cifra che corrisponde al prezzo medio ponderato in funzione del volume d’azioni negoziate alla Borsa svizzera il 27 e 28 ottobre.

Per gli investitori qualificati, che si sono impegnati ad acquisire quasi 462 milioni di nuove azioni, il prezzo d’acquisto è di 3,82 franchi per titolo, ovvero il 94% del prezzo di riferimento. Il prodotto lordo atteso dai piazzamenti dovrebbe arrivare a 1,76 miliardi.

Si ricorda l’istituto saudita Saudi National Bank si è impegnato ad acquistare 307,5 milioni di azioni e arriverà così a detenere il 9,9% del capitale. SNB e gli altri investitori qualificati hanno d garantito di non rivendere le nuove azioni prima della data prevista dal regolamento. Nella seconda fase dell’aumento di capitale, destinata agli azionisti attuali, Credit Suisse emetterà 889,3 milioni di azioni dal valore nominale di 0,04 franchi. Gli azionisti avranno diritto di prelazione. Il prodotto lordo in questo caso sarà di 2,24 miliardi.

Se gli azionisti rifiutano il piano, Credit Suisse emetterà 1,8 miliardi di nuove azioni a un prezzo di offerta di 2,27 franchi per azione, il che gli consentirebbe comunque di raccogliere 4 miliardi di franchi. L’emissione dei titoli è vincolata all’approvazione dell’assemblea generale straordinaria che si terrà il 23 novembre.

Citigroup (+0,6%) ha dichiarato che la sua unità russa ha accettato di vendere un portafoglio di prestiti personali rateali alla banca commerciale Uralsib, poiché il principale prestatore statunitense cerca di ritirarsi dal paese e ridurre l’esposizione alla Russia.

La banca venderà anche un portafoglio di saldi di carte di credito, se ottiene il consenso dei clienti. Citi non ha rivelato i dettagli finanziari dell’accordo. La banca non trasferirà nessuno dei suoi dipendenti e filiali a Uralsib nell’ambito dell’accordo.