Ieri il Ftse Italia Media ha registrato un rialzo dello 0,7%, rispetto al +0,6% del corrispondente indice europeo e al +0,5% del Ftse Mib.
Il sentiment resta diviso tra l’ottimismo per gli ultimi risultati societari e le incertezze per le conseguenze di nuove strette monetarie. Domani la Fed dovrebbe alzare nuovamente i tassi di 75 punti base, con la speranza tuttavia di un successivo rallentamento delle strette.
Sul fronte macro, l’inflazione dell’area dell’euro ha registrato un nuovo massimo storico (+10,7% annuo a ottobre), mentre l’economia del blocco ha perso slancio nel terzo trimestre, rafforzando i timori che una recessione sia ormai quasi inevitabile. Venerdì è atteso il job report Usa.
Tra le big del comparto, denaro su MFE-MediaForEurope A (+2%) e MFE-MediaForEurope B (+2,3%). Al 28 ottobre 2022, MFE-MediaForEurope possiede 70.067.121 azioni MFE A e 38.627.313 azioni MFE B, pari al 3,4212% del capitale sociale.
Tra le Small Cap, in luce Triboo (+2,7%), seguito da RCS Mediagroup (+2,3%) e Il Sole 24 Ore (+1,5%).
In modesto progresso Class Editori (+0,7%) dopo che l’indebitamento finanziario netto del gruppo è sceso a 84,25 milioni a fine settembre 2022 dagli 85,52 milioni a fine agosto 2022.
Invariato Mondo TV che ha ricevuto da Atlas Capital Markets richiesta di conversione di un bond per 250 mila euro e ha, inoltre, raggiunto un’intesa preliminare per la licenza a TVP ABC dei diritti VOD per la diffusione in Polonia di Agent 203.
In calo Mondadori Editore (-1,7%) e Caltagirone Editore (-1,9%).