Partenza positiva per le borse europee, in attesa dell’inizio oggi della due giorni di riunione della Federal Reserve che si concluderà domani sera con il probabile annuncio di un nuovo rialzo dei tassi di interesse.
A Milano il Ftse Mib guadagna l’1,2% in area 22.900 punti. In rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il Ftse 100 di Londra (+1,2%), il Dax di Francoforte (+0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%).
Il focus dei mercati è rivolto soprattutto sul meeting della Fed che, secondo le attese, dovrebbe decidere il quarto aumento consecutivo del costo del denaro da 75 punti base, mentre comincia a farsi strada l’ipotesi di un rallentamento nel ritmo delle strette nei prossimi mesi.
Diversi operatori, infatti, ritengono che l’aggressiva campagna di inasprimento monetario sia vicina a una conclusione, anticipando un rialzo dei tassi da 50 punti base a dicembre per poi assestarsi al 5% nel primo trimestre 2023.
A sostenere il sentiment degli investitori contribuiscono le indiscrezioni secondo cui la Cina starebbe formando un comitato per valutare diversi scenari per l’uscita dalla politica Zero Covid che sta frenando l’economia del paese.
Sul fronte macro, il Caixin China General Manufacturing Pmi a ottobre si è attestato a 49,2, segnando il terzo mese consecutivo di contrazione per il settore a causa dei lockdown imposti in molte città del paese.
Tuttavia, la lettura è risultata migliore delle attese degli analisti pari a 48,5, evidenziando un recupero dal valore minimo degli ultimi quattro mesi di 48,1 registrato a settembre.
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 0,992 e il dollaro/yen in area 148. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,7%) a 94,4 dollari e il Wti (+1,6%) a 87,8 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 213 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,27%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Tenaris (+2,3%), Moncler (+2%), Campari (+2%), Banco Bpm (+2%), Eni (+2%) e Unicredit (+1,7%), mentre arretra Pirelli (-0,8%).
