Mercati asiatici – Seduta in denaro trainata da Cina e Hong Kong

Seduta positiva per i principali listini asiatici dopo la chiusura sottotono di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen avanzano rispettivamente del 2,2% e del 2,5% mentre Hong Kong segna un progresso del 5,5%, trainato dai titoli tecnologici. Più cauto il Giappone, con Nikkei a +0,3% e Topix a +0,5%.

Prevale un clima di cautela in attesa dell’esito della riunione della Banca centrale statunitense che domani dovrebbe alzare nuovamente i tassi di 75 punti base.

Alcuni operatori sperano in un rallentamento delle strette nei prossimi mesi, ma gli ultimi dati sull’inflazione lasciano pensare ad un proseguimento fino alla primavera del 2023, con un costo del denaro stimato in aumento fino al 5% a marzo.

Restano intanto monitorati i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica, in attesa già del job report Usa in uscita venerdì, e dalla stagione delle trimestrali che questa settimana vedrà i conti, tra gli altri, di Moderna, Pfizer, Sony e Starbucks.

Nel frattempo, dall’agenda macro cinese emerge che a ottobre l’indice Pmi manifatturiero stilato da Caixin ha segnato un aumento a 49,2 punti, a fronte dei 48,5 punti del consensus e dei 48,1 punti di settembre.

In Giappone, invece, la lettura finale di ottobre del PMI manifatturiero si è attestata a 50,7 punti in linea al dato preliminare, rispetto ai 50,8 punti del mese precedente.

Sul forex, il cambio euro/dollaro risale in area 0,993 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen scende a quota 147,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,5%) a 94,2 dollari e il Wti (+1,4%) a 87,8 dollari al barile.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (-1%), lo S&P500 (-0,7%) ed il Dow Jones (-0,4%).