Mercati – Europa chiude positiva nonostante frenata di Wall Street, a Milano in luce Tim

Chiusura positiva per le borse europee, seppure frenate nel finale dalla virata in negativo di Wall Street in attesa dell’esito domani della riunione della Federal Reserve. A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,6% a 22.795 punti, dopo aver superato nel corso della giornata anche la soglia di 23.000.

In rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+1,3%), il Cac 40 di Parigi (+1%), il Dax di Francoforte (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madri (+0,6%). Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,3%.

Secondo le attese, la banca centrale americana annuncerà il quarto rialzo consecutivo dei tassi di interesse da 75 punti base, per poi cominciare a rallentare il ritmo delle strette a partire dal meeting successivo.

Diversi operatori, infatti, ritengono che l’aggressiva campagna di inasprimento monetario sia vicina a una conclusione, anticipando un rialzo dei tassi da 50 punti base a dicembre per poi assestarsi al 5% nel primo trimestre 2023.

I solidi dati sul mercato del lavoro Usa, in attesa dei non farm payroll di ottobre in uscita venerdì, hanno però alimentato i timori sulla possibilità che la Fed mantenga un atteggiamento aggressivo anche con la minaccia di un rallentamento dell’economia.

A settembre, infatti, il numero delle offerte di lavoro negli Stati Uniti è salito a 10,72 milioni, sopra i 9,85 milioni delle attese e segnando il sedicesimo mese consecutivo con oltre 10 milioni di offerte.

Ad appesantire il sentiment degli investitori ha contribuito, inoltre, la discesa a 50,2 punti dell’indice Ism manifatturiero a ottobre, vicino alla soglia della stagnazione di 50, che ha aggiunto nuovi segnali sul rischio di una recessione globale.

In precedenza, i mercati avevano beneficiato delle indiscrezioni secondo cui la Cina starebbe valutando la fine graduale della rigida politica Covid Zero, sebbene il ministro degli esteri del paese abbia dichiarato di non essere al corrente di piani per allentare le restrizioni.

Intanto sul Forex il biglietto verde ha recuperato terreno nei confronti delle altre valute, invertendo la rotta rispetto alle perdite della mattinata. Il cambio euro/dollaro arretra a 0,985 mentre il dollaro/yen è tornato sopra quota 148.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2%) a 94,7 dollari e il Wti (+2,1%) a 88,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund cede circa due punti base in area 212, con il rendimento del decennale italiano al 4,25%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Telecom Italia (+5,2%), con il mercato che scommette su una possibile opa sulla compagnia da parte di Cdp. In rialzo anche Tenaris (+2,6%), Eni (+1,6%), Campari (+1,3%), Finecobank (+1,2%) e Bper (+1,2%), mentre le vendite hanno colpito in particolare Pirelli (-2,5%).