Nel terzo trimestre 2022 Pfizer ha riportato un utile netto in crescita su base annua del 6% a 8,61 miliardi di dollari, corrispondenti a 1,78 dollari ad azione, nettamente al di sopra delle attese del consensus ferme a 1,39 dollari.
Nel periodo, tuttavia, i ricavi sono diminuiti del 6% a 22,63 miliardi di dollari, a causa delle minori vendite del vaccino Covid al di fuori degli Stati Uniti, dovute principalmente a una modifica dell’accordo di fornitura firmato con la Commissione Europea: in particolare le entrate generate dal vaccino in Ue si sono quasi azzerate tra giugno e settembre facendo segnare -93%, a 269 milioni dagli oltre 4 miliardi dello stesso periodo del 2021.
Anche in questo caso il dato è al di sopra delle attese degli analisti, pari a 21,07 miliardi.
Alla luce della trimestrale, il gruppo farmaceutico guidato da Albert Bourla ha alzato la guidance per il 2022, per il quale si attende ora utili adjusted compresi nella forbice fra 6,40 e 6,50 dollari ad azione, dal precedente intervallo di 6,30-6,45 dollari.
Alzato anche l’outlook sul fatturato, ora compreso tra 99,5 e 102 miliardi (precedente intervallo 98,0-102 miliardi), contro attese del consensus per 99,7 miliardi, grazie al maggior contributo atteso dai vaccini covid la cui stima di vendite è stata aumentata di 2 miliardi a 34 miliardi.