Il Cda di Enel ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, da cui emergono:
- Ricavi a 108.177 milioni (58.7941 milioni nei 9M 2021, +84,0%)
- EBITDA ordinario a 12.671 milioni (12.7702 milioni nei 9M 2021, -0,8%)
- EBITDA a 12.421 milioni (11.4172 milioni nei 9M 2021, +8,8%)
- Risultato netto ordinario del Gruppo a 2.977 milioni (3.289 milioni nei 9M 2021, -9,5%)
- Risultato netto del Gruppo a 1.759 milioni (2.505 milioni nei 9M 2021, -29,8%)
- Indebitamento finanziario netto a 69.736 milioni (51.952 milioni a fine 2021, +34,2%)
- Investimenti a 9.309 milioni (7.901 milioni nei 9M 2021, +17,8%)
Inoltre il Consiglio ha deliberato un acconto sul dividendo 2022 pari a 0,20 euro per azione, in pagamento dal 25 gennaio 2023, in crescita del 5,3% rispetto all’acconto distribuito a gennaio di quest’anno.
Infine, è stata confermata la previsione dell’EBITDA ordinario tra 19,0 e 19,6 miliardi per il 2022, grazie alla diversificazione geografica del Gruppo; rivista invece la previsione dell’Utile netto ordinario di Gruppo per il 2022 tra 5,0 e 5,3 miliardi, prevalentemente per un minore contributo dei business in Italia rispetto a quelli delle altre geografie di presenza del Gruppo, con una conseguente maggiore incidenza delle minoranze sull’Utile netto ordinario di Gruppo, nonché per una pressione fiscale attesa a fine 2022, in particolare in Spagna, maggiore rispetto alle previsioni. L’Indebitamento finanziario netto per fine anno è atteso a un massimo di circa 62 miliardi.
(segue approfondimento)