Il Gruppo Hera avvia a recupero il 91% della raccolta differenziata, alimentando un’economia circolare che impiega 18 mila lavoratori e vale 16 miliardi di euro di fatturato all’anno.
Molto buone, dunque, le notizie contenute nella tredicesima edizione di Sulle tracce dei rifiuti, report tematico di sostenibilità con cui la multiutility, tracciando il percorso dei rifiuti differenziati dai cittadini, valorizza il loro impegno quotidiano per l’economia circolare.
Nel 2021, in particolare, la raccolta differenziata del territorio servito da Hera si attesta al 65,3%. Il percorso del recupero parte dai 61 impianti che ricevono i materiali raccolti e finisce con 164 impianti che li riportano nel ciclo produttivo, 136 dei quali dedicati al riciclo di materia. Rispetto al 91% della differenziata avviata a recupero, l’84% è stato riciclato mentre il 7% è stato convertito in energia.
Già raggiunti o addirittura superati, sempre con largo anticipo, i principali obiettivi europei relativi all’economia circolare. Nel 2021, anzitutto, il riciclo complessivo dei rifiuti (calcolato dunque tenendo conto di rifiuti differenziati e indifferenziati) è arrivato al 57%, anticipando e superando l’obiettivo europeo al 2025, fissato al 55%. Luce verde anche per il tasso di riciclo degli imballaggi: il Gruppo oltrepassa infatti con quattro anni di anticipo l’obiettivo del 65% fissato da Bruxelles al 2025, e raggiunge il 68%.
Il report dedica poi un focus specifico a plastica e oli esausti, mostrando a cosa può dare vita l’impegno profuso da ciascuno di noi nella raccolta differenziata di questi materiali.
Solo rispetto al 2017, nel 2021 la raccolta della plastica è cresciuta del 28%, mentre il suo riciclo, cioè la produzione della cosiddetta “materia prima seconda”, è salito del 36%. Si tratta di risultati molto positivi, nella traiettoria degli obiettivi ambiziosi che Hera aveva fissato per l’anno 2025 aderendo a un’iniziativa sulla riduzione dell’inquinamento da fonti plastiche della Fondazione Ellen MacArthur, la principale organizzazione promotrice dell’economia circolare a livello globale, della quale il Gruppo è partner dal 2014.
Nel 2021, inoltre, sono state raccolte e recuperate 1.300 tonnellate di oli alimentari esausti, che grazie a un accordo con Eni vengono trasformate in biocarburante idrogenato, sostenibile al 100%. Tale risorsa sta già alimentando 35 mezzi usati da Hera nella raccolta stradale dei rifiuti. Un grande risultato che si deve all’impegno dei cittadini e agli oltre 800 contenitori distribuiti da Hera sul territorio.
“Per noi – commenta Orazio Iacono, Ad di Hera – il coinvolgimento dei cittadini è da sempre un impegno fondamentale, perché è solo muovendoci in squadra che possiamo migliorare ulteriormente gli ottimi risultati già raggiunti. La strada è quella giusta, e gli obiettivi europei superati con largo anticipo lo dimostrano chiaramente. Intendiamo pertanto proseguire in questa direzione, continuando ad alimentare un’economia circolare che fa bene all’ambiente, all’economia e alla società. Di qui anche il senso di questo stesso report, che, come tutta la nostra attività di rendicontazione, non si limita a fare il punto ma vuole dare slancio ulteriore al cambiamento, facendo vedere concretamene come il Gruppo valorizza le scelte virtuose che ogni cittadino può fare quotidianamente.”