Mercati – Milano accelera (+1,9%) con l’Europa e Wall Street

Si intensificano gli acquisti sulle borse europee, complice l’avvio positivo dei listini americani. Il Ftse Mib di Milano avanza dell’1,9% in area 23.140 punti, in miglioramento rispetto alla mattinata così come il Cac 40 di Parigi (+2,6%), il Dax di Francoforte (+2,1%), il Ftse 100 di Londra (+2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1%). Oltreoceano, modesti guadagni per Dow Jones (+0,7%), S&P500 (+0,5%) e Nasdaq (+0,2%) dopo pochi minuti di scambi, nonostante il Job Report di ottobre più solido delle attese che rafforza la prospettiva di una Federal Reserve ancora molto restrittiva.

Nel dettaglio, i non farm payroll sono aumentati di 261 mila unità, al di sopra delle 193 mila unità previste dal consensus. La rilevazione di settembre, inoltre, è stata rivista al rialzo da 263 mila a 315 mila unità. Il tasso di disoccupazione è salito al 3,7% dal 3,5% del mese di settembre, rispetto al 3,6% atteso dagli analisti, mentre i salari orari sono aumentati dello 0,4% su base mensile rispetto al +0,3% di settembre e del consensus.

Numeri che confermano la robustezza del mercato del lavoro a stelle e strisce e consolidano la strategia di delineata dal presidente della Fed, Jerome Powell, che ha anticipato nuovi rialzi dei tassi in misura anche superiore alle precedenti stime.

In mattinata, la numero uno della Bce Christine Lagarde ha ribadito che anche l’Eurotower alzerà ancora il costo del denaro per contrastare l’inflazione troppo elevata, sottolineando che l’abbandono dell’orientamento accomodante potrebbe non bastare a riportare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti anche gli indici Pmi servizi e composito di ottobre dei principali Paesi europei, che evidenziano nel complesso una contrazione al tasso più elevato da novembre 2020, con una riduzione della produzione manifatturiera accompagnata da un più rapido declino del terziario.

In precedenza, a favorire gli acquisti hanno contribuito i rumors sul possibile allentamento delle restrizioni anti-Covid in Cina, oltre alla conclusione anticipata delle verifiche sulle società cinesi quotate a New York da parte degli ispettori statunitensi.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 0,985 e il cambio tra biglietto verde e yen si riduce a 147,3. Tra le materie prime corrono le quotazioni del greggio, con il Brent (+3,5%) a 98,1 dollari e il Wti (+4,2%) a 91,8 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund supera i 216 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,47%, nel giorno del Consiglio dei ministri per esaminare la Nota di aggiornamento al Def.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib svetta Pirelli (+8,5%) dopo la diffusione ieri a mercati chiusi dei risultati trimestrali. Bene anche Moncler (+7,5%) e Amplifon (+4,4%), mentre crolla Leonardo (-7,3%) dopo i conti.