Pirelli ha chiuso il terzo trimestre 2022 con ricavi in crescita del 29,9% a 1,84 miliardi, segnando una variazione organica del +21,2% escludendo l’effetto cambi pari a +8,6%. I volumi complessivi sono aumentati dell’1,8%, con un +8,2% del segmento High Value e un -5,7% sullo Standard.
Il price/mix è stato pari al +19,4%, di poco inferiore rispetto a quello dei trimestri precedenti ma con un maggior contributo della componente prezzo.
L’Ebit adjusted è aumentato del 23% a 272 milioni, con un’incidenza sui ricavi in calo al 14,8% (-80 punti base) per l’effetto diluitivo sulla marginalità dovuto all’impatto dei cambi e per l’incremento degli altri costi legati principalmente all’impatto della riduzione delle scorte e a maggiori accantonamenti per il piano di incentivazione del management a breve termine.
Il trimestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 20,7% a 126 milioni.
Il flusso di cassa netto ante dividendi nel terzo trimestre 2022 è stato positivo per 140,5 milioni, in miglioramento di 36,2 milioni rispetto a 104,3 milioni del corrispondente periodo 2021 grazie al trend del flusso di cassa netto della gestione operativa.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 3,39 miliardi, rispetto ai 3,53 miliardi al 30 giugno 2022.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Pirelli ha migliorato il target sui ricavi 2022 a circa 6,5 miliardi (6,2-6,3 miliardi la precedente indicazione), per effetto di un miglioramento del price/mix a oltre +17% (+13,5%/+14,5% la precedente indicazione), volumi attesi invariati rispetto al 2021 (tra +0,5% e +1,5% la precedente indicazione) e un effetto cambi positivo per circa +5% (circa +2,5% la precedente indicazione).
Confermata la previsione di un Ebit margin adjusted a circa il 15%, con un miglioramento in valore assoluto grazie al crescente contributo del price/mix che compensa il maggior impatto delle materie prime e dell’inflazione.
La generazione di cassa ante dividendi è attesa a circa 480 milioni (tra 450 e 470 milioni la precedente indicazione) grazie al miglioramento della performance operativa e a un’efficace gestione del circolante, mentre gli investimenti sono confermati pari a circa 390 milioni e l’indebitamento finanziario netto a circa 2,6 milioni, con un rapporto Pfn/Ebitda adjusted a circa 1,9 volte (inferiore a 2 volte la precedente indicazione).