Utility (-0,7%) – Tengono Enel (-0,4%) ed Hera (-0,5%)

Il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,7% rispetto al -0,7% del corrispondente europeo e al -0,4% del Ftse Mib.

Chiusura sottotono per i listini del Vecchio Continente, in un clima frenato dalle mosse restrittive delle banche centrali per contrastare l’inflazione. Sia la Fed, sia la BoE hanno alzato i tassi di interesse di 75 punti base, portandoli sui massimi dal 2008. Jerome Powell ha chiarito che i tassi dovranno salire in misura superiore alle precedenti stime. Intanto, cresce l’attesa per i dati sul mercato del lavoro statunitense, in uscita oggi.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta a circa 225 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 4,6%.

Tornando al comparto utility, tra le big tengono Enel (-0,4%), che ha chiuso i 9M 2022 con ricavi balzati del 84% a 108,2 miliardi e investimenti del +17,8% a 9,3 miliardi, ed Hera (-0,5%), che ha avviato a Castelfranco Emilia (MO) la prima sperimentazione dell’utilizzo dell’idrogeno in una rete di distribuzione gas cittadina.

Tra le mid, Ascopiave (+6,1%) e Iren (-1,8%) hanno diffuso i conti 9M 2022, chiusi con un utile netto rispettivamente di 25,3 milioni (-14,8%) e di 138 milioni (-42,7%).

Tra le small, guida EEMS (+1,9%).