Impiantistica (-2,4%) – In rosso Leonardo (-6,4%) nell’ottava dei conti

Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo del 3,3%, nonostante i timori per i continui rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali e il conseguente rischio recessione.

Come da attese, la Federal Reserve ha alzato il costo del denaro di 75 punti base per la quarta volta consecutiva, portandoli nel range di 3,75-4% sui livelli più elevati dal 2008, anticipando che i tassi dovranno salire in misura superiore alle precedenti stime.

Il chairman Jerome Powell ha inoltre chiarito che sarebbe prematuro ipotizzare una pausa nelle strette monetarie, spegnendo le speranze di un cambio di rotta nella politica monetaria aggressiva.

Sempre in tema banche centrali, il presidente della Bce Christine Lagarde ha dichiarato che il costo del denaro potrebbe dover salire su livelli restrittivi per riportare l’inflazione verso il target del 2%.

Il capo economista della Bank of England, Huw Pill, ha invece dichiarato che l’istituto di Londra sta cercando di trovare un equilibrio tra il riportare i prezzi sotto controllo e il prevenire una grave recessione aumentando i tassi troppo rapidamente.

A sostenere il sentiment dei mercati hanno contribuito anche le notizie sul possibile allentamento delle restrizioni anti-Covid in Cina, oltre alla conclusione anticipata delle verifiche sulle società cinesi quotate a New York da parte degli ispettori statunitensi.

L’indice Ingegneria e Impiantistica ha segnato un -2,4% w/w, rispetto al +0,2% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in rosso Leonardo (-6,4% w/w), complice il tonfo di venerdì nonostante i risultati trimestrali oltre le attese e il miglioramento della guidance 2022 sugli ordini.

A pesare sono però state le preoccupazioni per l’outlook 2023 a causa dell’elevata inflazione e di un contesto recessivo. Deutsche Bank ha sottolineato i timori per il picco delle pressioni inflazionistiche l’anno prossimo, con il 70% del backlog con prezzi fissi che ha portato a un taglio delle stime sull’Ebit.

In calo anche Prysmian (-2% w/w). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni settimana positiva per Salcef (+1,9% w/w) e Fincantieri (+1,7% w/w).