Mercati – Milano maglia rosa a +0,9% con Tim sugli scudi (+10,65%)

Chiusura contrastata per le borse europee, mentre Wall Street resta volatile alla vigilia delle elezioni di medio termine statunitensi. Il Ftse Mib termina in progresso dello 0,9% in area 23.493 punti, seguito dal Dax di Francoforte (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (flat) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%). Oltreoceano, viaggiano in ordine sparso Dow Jones (+0,5%), S&P500 (flat) e Nasdaq (-0,1%), con Meta Platforms a +5,3% in scia al piano di licenziamenti.

Il sentiment resta improntato alla cautela, con l’attenzione rivolta prevalentemente alla politica monetaria e all’outlook economico, mentre negli Usa cresce l’attesa per il voto in programma domani.

Giovedì verranno diffusi i dati sui prezzi al consumo, utili per formulare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve, dopo i solidi dati sul mercato del lavoro che hanno rafforzato la prospettiva di altre strette aggressive sui tassi.

Ad alimentare l’incertezza contribuiscono anche i potenziali effetti sull’economia della politica anti-Covid cinese e le indicazioni prudenti di Apple, che ha tagliato le stime sulla produzione di iPhone 14.

Dall’agenda macroeconomica si segnalano i dati tedeschi sulla produzione industriale, in crescita dello 0,6% mensile e del 2,6% annuo a settembre (consensus +0,1% e +2%). In Cina, a ottobre, le esportazioni sono diminuite dello 0,3% e le importazioni dello 0,7%.

Sul Forex l’euro/dollaro sfiora la parità (a 0,999) e il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 146,6. Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 99 dollari e il Wti (+0,6%) a 93,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 213 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,46%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate spicca Telecom Italia (+10,65%), dopo l’apertura di Vivendi al dialogo sulla creazione della rete unica a controllo statale e l’impegno del senatore Alessio Butti ad incontrare gli stakeholder per definire il progetto.

Bene anche Iveco (+4%), Nexi (+3,7%) e Banca Generali (+3,7%), mentre arretrano in particolare Snam (-1,9%) e Unicredit (-1,9%), quest’ultima in scia alle divergenze con la Bce sulla politica di distribuzione dei dividendi e sulla presenza in Russia.