Mercati – Prevista partenza sottotono, in settimana focus su elezioni e inflazione in Usa

I future sui principali indici europei scambiano in lieve ribasso, preannunciando un avvio debole dopo i guadagni di venerdì a Wall Street e la mattinata perlopiù positiva delle piazze asiatiche.

Nell’ultima seduta, gli indici americani hanno chiuso in rialzo, con lo S&P500 a +1,4% e Dow Jones e Nasdaq a +1,3%, in seguito ai solidi dati sul mercato del lavoro di ottobre. Il job report ha evidenziato un numero elevato di nuovi impieghi e un aumento dei salari, accompagnati da un leggero incremento della disoccupazione, rafforzando l’aspettativa di una Fed ancora aggressiva nel suo percorso di inasprimento della politica monetaria.

Oggi intervengono i membri della Fed Susan Collins, Loretta Mester e Tom Barkin, mentre in settimana il focus si sposterà sui dati relativi all’inflazione, in programma giovedì, che forniranno indicazioni utili per interpretare le prossime mosse della banca centrale statunitense. Domani, invece, riflettori puntati sulle elezioni parlamentari di metà mandato negli Usa.

Mattinata positiva per le borse dell’area Asia-Pacifico, tra le speranze di riapertura delle attività in Cina e i timori di nuovi lockdown per contenere il Covid, dopo che i funzionari hanno ribadito che rimarranno “incrollabilmente” severi nella lotta al virus. In frazionale rialzo Shanghai (+0,2%) e Shenzhen (+0,1%), Hong Kong a +2,8% mentre il Nikkei giapponese ha chiuso a +1,2%.

Tuttavia, il sentiment ha subito un lieve rallentamento dopo la notizia che Apple produrrà almeno tre milioni di iPhone 14 in meno rispetto a quanto originariamente previsto quest’anno.

Dall’agenda macroeconomica si segnalano i dati tedeschi sulla produzione industriale, in crescita dello 0,6% mensile e del 2,6% annuo a settembre (consensus +0,1% e +2%). In Cina, a ottobre, le esportazioni sono diminuite dello 0,3% e le importazioni dello 0,7%.

A Bruxelles si tiene la riunione dei ministri finanziari della zona euro, mentre a A Sharm el-Sheikh si svolge la conferenza sul clima Cop 27.