Apertura poco mossa per Wall Street, con il Dow Jones a +0,5%, lo S&P500 a +0,1% e il Nasdaq flat, dopo i guadagni di venerdì e alla vigilia delle elezioni di medio termine, il cui risultato potrebbe, secondo alcuni operatori, favorire i mercati.
Si muovono con prudenza i tre principali indici americani, reduci dai rialzi dell’ultima seduta in seguito alla pubblicazione del job report di ottobre. I dati sul mercato del lavoro di ottobre hanno evidenziato un numero elevato di nuovi impieghi e un aumento dei salari, accompagnati da un leggero incremento della disoccupazione.
Numeri che, nel complesso, rafforzano la prospettiva di nuovi rialzi marcati dei tassi da parte della Federal Reserve per contrastare l’inflazione. A tal proposito, in settimana verranno monitorati attentamente gli interventi di alcuni esponenti della banca centrale, a partire da quelli odierni di Susan Collins, Loretta Mester e Tom Barkin.
Domani i riflettori si concentreranno sulle elezioni parlamentari di metà mandato, mentre giovedì il focus sarà principalmente rivolto ai dati sui prezzi al consumo, decisivi per formulare le aspettative sulle prossime mosse di politica monetaria, mentre alcuni operatori cominciano a ipotizzare un rallentamento dell’inflazione.
L’ottimismo prevale per il momento sui timori legati all’inasprimento monetario, ai segnali contrastanti giunti dai risultati societari e al possibile rallentamento dell’economia cinese a causa dei lockdown per contrastare il Covid.
Sul Forex l’euro/dollaro torna sulla parità (a 1,00) e il cambio tra biglietto verde e yen si riduce 146,1. Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (-0,05%) a 98,55 dollari e il Wti (flat) a 92,6 dollari.
Sull’obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale staziona in area 4,155%, mentre il tasso sulla scadenza biennale si innalza al 4,71%.
Per quanto riguarda l’azionario, arretra Apple (-1%) dopo aver reso noto che prevede di produrre almeno tre milioni di telefoni iPhone 14 in meno rispetto a quanto originariamente previsto quest’anno (87 milioni contro 90 milioni).
In rialzo invece Meta Platforms (+3,4%) in scia alle indiscrezioni del Wall Street Journal sui piani di licenziamento della società, che riguarderebbero migliaia di lavoratori a partire da questa settimana.
