Nelle sedute dal 31 ottobre al 4 novembre 2022 il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un +3,3% rispetto al +1,1% del corrispondente europeo e al +3,3% del Ftse Mib.
Ottava positiva per l’azionario, con i riflettori puntati sulla riunione della Fed che ha alzato i tassi di 75 punti base come da attese. Il presidente Jerome Powell ha poi sottolineato che ci saranno rialzi dei tassi in misura superiore alle precedenti stime. Anche la numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito l’impegno a contrastare l’inflazione con nuove strette monetarie. Intanto, i dati sull’attività produttiva dell’eurozona hanno evidenziato un peggioramento mentre il mercato del lavoro Usa resta solido.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta sotto i 220 bp, con il rendimento del decennale italiano in area 4,45%.
Tornando al comparto utility, tra le big in testa Enel (+4,6%) che ha chiuso i 9M 2022 con ricavi balzati del 84% a 108,2 miliardi e investimenti del +17,8% a 9,3 miliardi.
Segue Snam (+2,9%) che ha reso noto che, al termine della campagna di iniezione conclusa lo scorso 31 ottobre, il livello di riempimento degli stoccaggi della controllata Stogit ha raggiunto una percentuale del 95,2%, per un totale di 11,2 miliardi di metri cubi di gas naturale, ai quali si sommano i 4,5 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico.
Hera (+2,5%) ha avviato a Castelfranco Emilia (MO) la prima sperimentazione dell’utilizzo dell’idrogeno in una rete di distribuzione gas cittadina.
Italgas (+0,7%) che per il secondo anno consecutivo ha ricevuto il “Gold Standard” nell’International Methane Emissions Observatory (IMEO) Report pubblicato dallo United Nations Environment Programme (UNEP) con il supporto della Commissione Europea.
Tra le mid, hanno diffuso i conti 9M 2022 Ascopiave (+2,6%) e Iren (-2,8%), chiusi con un utile netto rispettivamente di 25,3 milioni (-14,8%) e di 138 milioni (-42,7%).
Tra le small, tonfo di EEMS (-14,5%) che il 1° novembre 2022 ha emesso 1.250.000 nuove azioni ordinarie in favore di Negma Group, rinvenienti dalla conversione di 10 obbligazioni emesse nel contesto della prima tranche del prestito obbligazionario convertibile riservato a Negma deliberato dall’Assemblea Straordinaria in data 24 ottobre 2022.
Infine, il mese di novembre 2022 è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 115,61 €/MWh, in calo del 48,8% rispetto a novembre 2021 e del 45,3% rispetto a ottobre 2022.