Bper – Utile netto a 1,47 mln (+150% a/a) nei 9M 2022

Nel 9M 2022 il margine di interesse del gruppo Bper si attesta a 1.260,4 milioni (+12,6% a/a).
Il dato del 3° trimestre 2022 è pari a 475 milioni (+16,1% t/t), di cui 459,3 milioni derivanti dal contributo della componente commerciale. Tra le altre principali componenti del trimestre il contributo derivante dal portafoglio titoli per 46,4 milioni, il contributo dei fondi TLTROIII, al netto degli interessi pagati sulle somme depositate presso BCE, pari a 6,2 milioni e il contributo del funding istituzionale negativo per 40,1 milioni. Al netto del contributo di Banca Carige nel trimestre pari a 56,9 milioni, il margine di interesse risulta in rialzo del 2,2% t/t.
Le commissioni nette sono pari a 1.418,0 milioni in aumento del 20,9% a/a.
Il dato del 3° trimestre 2022 è pari a 504,0 milioni in rialzo del 8,8% t/t. Nel dettaglio le commissioni riferibili all’attività bancaria tradizionale ammontano a 303,3 milioni (+15% t/t), le commissioni relative al comparto della raccolta indiretta e bancassurance vita si
assestano a 178 milioni (+2,8% t/t) e le commissioni del comparto bancassurance protezione sono pari a 22,7 milioni (14,6% t/t). 
Al netto del contributo di Banca Carige (52,5 milioni), le commissioni nette sono in calo del 2,6% t/t, principalmente per effetto delle performance negativa sui mercati finanziari.
Il risultato netto della finanza è positivo per 116,7 milioni (32,4 milioni nel 3° trimestre 2022).
I proventi operativi netti ammontano a 2.814,1 milioni in aumento del 13,0% a/a. Il dato del 3° trimestre 2022 è pari a 1.027,1 milioni registrati in aumento del 13,7% t/t (+0,1% t/t al netto dell’apporto di Banca Carige, pari a 123,2 milioni).
Gli oneri operativi sono pari a 1.802,5 milioni (654,2 milioni registrati nel 3° trimestre 2022), di cui
 spese per il personale pari a 1.072,5 milioni, che includono costi straordinari per 24 milioni.
Il dato del 3° trimestre ammonta a 360,9 milioni, di cui 46,9 milioni riferiti a Banca Carige

Il risultato della gestione operativa è pari a 1.011,5 milioni, di cui 372,9 milioni nel 3° trimestre 2022, in rialzo del 19,0% t/t (+11,9% escludendo l’apporto di Banca Carige).
Le rettifiche di valore nette per rischio di credito si attestano a 335,5 milioni e includono 19,5 milioni di rettifiche (classificate nella sottovoce “altre attività finanziarie”) relative alle esposizioni per cassa verso la Russia. Il dato del 3° trimestre è pari 118,4 milioni, di cui 11,4 milioni riferite al perimetro di Banca Carige.
Il costo del credito annualizzato si attesta a 48 p.b.3, in linea con il dato del trimestre precedente.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono pari a 52,8 milioni di cui 7,8 milioni relativi alle esposizioni fuori bilancio (crediti di firma) verso controparti basate in Russia. Il dato del 3° trimestre 2022 è pari a 11,8 milioni.

L’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo è pari a 1.466,4 milioni, 
risultato che si confronta con i 586,22 milioni contabilizzati nei primi nove mesi dello scorso anno, beneficiando di minori rettifiche per rischio di credito (escludendo le poste straordinarie pari a 1.041,3 milioni riferite in gran parte al badwill – avviamento negativo – legato all’acquisizione di Banca Carige, pari a 1,17 miliardi, il dato è pari a 425,1 milioni, di cui 108,6 milioni registrati nel 3° trimestre 2022). 
La raccolta diretta da clientela (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value) si attesta a 116,7 miliardi (di cui 14,3 miliardi derivanti da Banca Carige) in aumento del 15,1%. All’interno dell’aggregato la raccolta da clientela ordinaria ammonta a 107,2 miliardi, costituita principalmente da conti correnti
e depositi per € 101,1 miliardi, in aumento del 10,0%.
La raccolta indiretta da clientela si attesta a 155,6 miliardi in calo del 6,4% a causa della performance negativa dei mercati finanziari da inizio anno.
I crediti deteriorati netti ammontano a 1,5 miliardi (di cui € 150,9 milioni di Banca Carige), con un’incidenza sul totale dei crediti netti verso clientela (NPE ratio netto) pari al 1,7%, in calo rispetto al trimestre precedente che si attestava all’1,8%. Il coverage ratio del totale dei crediti deteriorati è pari a 61,7% in aumento rispetto ai 60,3% del trimestre precedente.
Le sofferenze nette sono pari a 0,4 miliardi (-23,6%) con un livello di copertura del 77,9% in aumento dal 75,6% del trimestre precedente.
La posizione di liquidità evidenzia un indice LCR (“Liquidity Coverage Ratio”) al 30 settembre 2022 è poco sotto il 200%.
Il Common Equity Tier 1 (CET1) ratio Phase-in proforma pari a 13,6% (14,5% al 31 dicembre 2021). L’indice calcolato in regime di piena applicazione (“Fully Phased” proforma6) è pari a 13,2% (13,5% al 31 dicembre 2021).
Il Tier 1 ratio Phase-in proforma pari a 13,9% (14,8% al 31 dicembre 2021) e il Total Capital ratio Phase-in proforma pari a 16,7% (17,2% del 31 dicembre 2021).