Nei primi nove mesi del 2022, le vendite di cemento e clinker di Buzzi Unicem sono diminuite del 6,2% a 21,9 milioni di tonnellate. o. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno chiuso con un rallentamento più contenuto a quota 8,8 milioni di metri cubi (-2,8%). L’effetto prezzi in valuta locale ha mostrato un andamento molto favorevole in tutti i mercati di presenza
Il fatturato è invece aumentato del 18,2% a 3.004 milioni. Le variazioni nei tassi di cambio hanno inciso positivamente per 160,9 milioni. A parità di perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe aumentato del 11,9%.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 328 milioni, contro i 235,5 milioni di fine 2021. L’indebitamento netto è passato da 16,8 milioni a fine 2021 a una posizione positiva per 58,7 milioni al 30 settembre 2022. Nel corso del periodo in esame, la società ha sostenuto spese in conto capitale pari a 168,8 milioni (151,7 milioni il corrispondente valore nel 2021), ha destinato 123 milioni di euro all’acquisto di azioni proprie e 72,3 milioni al pagamento dei dividendi.
Per quanto riguarda l’evoluzione della Gestione, per l’intero esercizio la società ha confermato e indicazioni fornite al mercato in agosto, ovvero che il gruppo prevede di realizzare nel 2022 un margine operativo lordo ricorrente simile a quello dell’anno precedente.
Tale stima, si legge nella nota, tiene conto dell’effetto traduzione favorevole dovuto al rafforzamento delle principali valute straniere (dollaro e rublo). Di conseguenza, “a causa dell’inflazione da costi, la redditività caratteristica sarà inferiore, nonostante l’efficacia dei nostri sforzi rivolti al miglioramento dei prezzi. A causa di alcuni ritardi nelle forniture, pensiamo che gli investimenti per l’anno in corso risulteranno inferiori rispetto al budget previsto, ma comunque superiori al livello del 2021 e focalizzati sulle priorità stabilite nell’ambito della roadmap “Our Journey to Net Zero”.