Mercati – Finale poco mosso per il Vecchio Continente, Milano a +0,4%

Chiusura in ordine sparso per le borse europee, mentre arretra Wall Street dopo le elezioni di midterm negli Stati Uniti e in attesa del report di domani sull’inflazione statunitense.

Il Ftse Mib di Milano archivia gli scambi in progresso dello 0,4% a 23.694 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), mentre arretrano il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,2%). In calo gli indici americani Dow Jones (-0,9%), &P500 (-0,8%) e Nasdaq (-1,1%).

Il voto statunitense ha restituito un verdetto misto, con la vittoria dei Repubblicani alla Camera e una situazione in bilico al Senato. Ora l’attenzione si sposta sui dati americani di ottobre sui prezzi al consumo, che contribuiranno a formulare le aspettative sull’entità dei prossimi rialzi dei tassi della Fed.

In ogni caso, un eventuale rallentamento dei prezzi rispetto al picco di 40 anni toccato a settembre non dovrebbe distogliere la banca centrale dal suo percorso di strette monetarie, anche alla luce degli ultimi dati solidi sul mercato del lavoro.

Sul Forex l’euro/dollaro resta sopra la parità a quota 1,004 e il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 146,1. Tra le materie prime arretrano ancora le quotazioni del greggio con il Brent (-1,9%) a 93,5 dollari e il Wti (-2,2%) a 87,0 dollari, complici i dubbi sulla domanda cinese e l’aumento delle scorte americane emerso dal report settimanale Eia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane poco mosso a 209 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 4,27%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib avanzano soprattutto Saipem (+3,6%), Iveco (+4,1%) dopo i conti e il miglioramento della guidance, e Recordati (+5,5%), su cui Banca Akros ha alzato il rating (Buy) in scia ai risultati. Ancora in ribasso Bper (-2,8%) e Telecom Italia (-1,9%).