Prevista una partenza sotto la parità per le borse europee, con l’attenzione degli operatori rivolta alle elezioni di midterm negli Stati Uniti e in attesa dell’uscita domani del report sull’inflazione Usa a ottobre.
Chiusura positiva ieri a Wall Street, con i principali indici americani che proseguono la fase di rimbalzo pur rallentando leggermente il passo nel finale. Il Dow Jones ha guadagnato l’1%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Nasdaq lo 0,5%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in ribasso dello 0,6%, mentre Shanghai cede lo 0,5% e Hong Kong l’1,6%.
Il sentiment dei mercati è sostenuto dall’ottimismo per il fatto che il post voto di metà mandato negli Stati Uniti è stato un periodo storicamente positivo per l’azionario statunitense, che tende a fiorire in fasi di stallo del Congresso.
I sondaggi suggeriscono che i repubblicani potrebbero guadagnare posizioni mettendo un freno all’agenda politica dell’amministrazione Biden, anche se potrebbero volerci alcuni giorni per avere i risultati definitivi.
Tuttavia, secondo molti investitori il problema più grande che i mercati devono affrontare rimangono le strette monetarie delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione, a cominciare dalla Federal Reserve.
Il focus è quindi rivolto sul report sui prezzi al consumo Usa in uscita domani che contribuirà a formulare le aspettative sulle prossime mosse della Fed, dopo che la lettura di settembre ha evidenziato una crescita del dato core superiore alle attese e sui massimi da 40 anni.
Intanto, sul fronte macro, i prezzi al consumo in Cina a ottobre hanno rallentato più delle attese, segnando un +0,1% su base mensile (+0,3% il consensus) e un +2,1% su base annua (+2,4% il consensus).
Tornando a Piazza Affari, da seguire Iveco dopo la pubblicazione dei conti questa mattina prima dell’apertura dei mercati e il miglioramento della guidance 2022. In programma oggi i Cda per l’approvazione dei conti di Banca Mediolanum, Generali, Hera, Snam, Telecom Italia, Terna.