Il Cda di Esprinet ha approvato i risultati al 30 settembre 2022. Nei primi 9 mesi dell’anno i ricavi da contratti con clienti sono rimasti sostanzialmente invariati a 3,2 miliardi, con una flessione del 4% in Italia, un +6% in Spagna e un +6% in Portogallo.
Guardando all’andamento delle linee di business in cui opera il Gruppo, gli Screens (PC, Tablet e Smartphone) segnano un – 5% (PC e Tablet -11%, Smartphone 0%); nel segmento dei Devices il Gruppo cresce del 6%, grazie soprattutto alle performance dei prodotti di elettronica di consumo: Elettrodomestici (+34%) e Altri prodotti (+49%, tra cui i televisori); Solutions e Servizi insieme registrano un incremento del 14%.
L’Ebitda adjusted si riduce del 6% a 54,4 milioni, al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 2,3 milioni sostenuti in relazione all’opa su Cellularline (fallita). L’incidenza sui ricavi, all’1,69% rispetto all’1,80% nello stesso periodo del 2021, sconta l’aumento del peso dei costi operativi (dal 3,36% nei primi tre trimestri del 2021 al 3,53% nel periodo gennaio-settembre 2022) in conseguenza principalmente delle dinamiche legate ai flussi del personale, dei costi di conduzione dei magazzini avviati nel corso del 2021, della prevista ripresa della mobilità e delle attività promozionali e di comunicazione al venir meno delle prescrizioni contro il Covid-19.
L’Ebit Adjusted è pari a 41,5 milioni (-9%), l’utile netto diminuisce del 18% a 23,3 milioni.
Nel terzo trimestre i ricavi crescono del 7% a 1,04 miliardi, l’Ebitda adjusted si incrementa del 2% a 16,4 milioni e l’utile netto subisce una variazione negativa del 19%, attestandosi a 5,3 milioni.
La posizione finanziaria netta è negativa per 382,5 milioni, rispetto all’indebitamento netto di 200,8 milioni al 30 settembre 2021 (negativa per 256,9 milioni di euro al 30 giugno 2022).
Pur con la prudenza necessaria legata al contesto macroeconomico ancora molto incerto, il management team ritiene di poter riconfermare le attese di crescita di profittabilità con un obiettivo di Ebitda Adjusted mantenuto nell’intorno dei 93 milioni, pari a circa il +8% sull’anno precedente, quando il Gruppo ha segnato il record storico di redditività netta.