Mercati – Finale positivo in scia ai dati inflazione Usa, Milano a +2,6%

Chiusura ampiamente positiva per le borse europee, trainate da Wall Street dopo il report migliore delle attese sui prezzi al consumo statunitensi. Il Ftse Mib di Milano archivia gli scambi in progresso del 2,6% a 24.394 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+3,5%), il Cac 40 di Parigi (+2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,4%) e il Ftse 100 di Londra (+1,1%). Oltreoceano proseguono in rialzo gli indici statunitensi Dow Jones (+3,1%), S&P500 (+4,6%) e Nasdaq (+6,1%).

I dati macro hanno evidenziato un rallentamento dell’inflazione al 7,7% annuo negli Usa a ottobre, rispetto all’8,2% di settembre e al 7,9% stimato dagli analisti. Il dato core, escluse le componenti più volatili come alimentari ed energia, ha registrato una crescita annua del 6,3%, inferiore al 6,5% previsto e al +6,6% del mese precedente.

I numeri suggeriscono che la corsa dei prezzi stia finalmente iniziando a decelerare, consentendo alla Fed di rallentare il ritmo delle strette sui tassi, dopo quattro rialzi consecutivi da 75 punti base nelle ultime riunioni.

In mattinata è stato diffuso il bollettino economico della Bce, che ha posto l’accento sull’inflazione ancora troppo elevata e sulla necessità di nuovi ritocchi al costo del denaro. Il Consiglio direttivo prevede un’economia in frenata ancora fino all’inizio del 2023.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti anche i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi, in aumento a 225 mila unità, e sulla produzione industriale dell’Italia, in calo dell’1,8% mensile e dello 0,5% annuo.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,016 e il cambio tra biglietto verde e yen precipita a 141,9 dopo i dati sull’inflazione Usa. Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 93,9 dollari e il Wti (+1,3%) a 86,9 dollari.

Acquisti sull’obbligazionario, con il rendimento del Treasury decennale statunitense in calo di 21 punti base al 3,84%. Lo spread Btp-Bund si contrae a 198 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 3,98%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto Nexi (+9,6%), Stm (+7,9%) e Azimut (+7,7%). In calo invece Tenaris (-4,3%) e Saipem (-3,4%).