Mondadori – Ebitda adj a 94,1 mln escludendo D Scuola (+10,6% a/a), migliora le stime su ricavi ed Ebitda adj

Nei 9M 2022 il gruppo Mondadori ha consuntivato ricavi pari a 678,2 milioni (+15,2% a/a). Al netto del consolidamento di D Scuola, efficace dal 1° gennaio 2022, i ricavi del gruppo hanno registrato una crescita del 3,8% grazie alle performance delle aree Libri e Retail e nonostante le ulteriori cessioni di attività che hanno interessato l’area Media: al netto di tutti gli effetti derivanti dalle variazioni di perimetro, la crescita omogenea dei ricavi si sarebbe attestata al 5,8%.
L’Ebitda adjusted, che esclude partite non ricorrenti, è positivo per 115,5 milioni (+35,8% a/a); se si esclude il risultato del periodo di D Scuola, l’Ebitda adjusted è positivo per 94,1 milioni (+10,6% a/a).
L’Ebitda sale del 42,2% a 114,5 milioni; escludendo D Scuola è pari a 93 milioni (+15,6% a/a).

L’Ebit è positivo per 78 milioni (+50% a/a); escludendo D Scuola si attesta a 63,3 milioni (+21,7% a/a). 

Il risultato consolidato prima delle imposte, positivo per 75,8 milioni (61,2 milioni
escludendo il contributo di D Scuola; +36,7% a/a), evidenzia un incremento di quasi il 70% a/a, una dinamica che beneficia anche del miglioramento del risultato delle società partecipate, pari a 3,5 milioni, derivante dalla cessione della partecipazione in Monradio, dagli utili del periodo di Attica nonché dalla contabilizzazione della quota di pertinenza del risultato di A.L.I..

Il risultato netto del gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 58,3 milioni 
(47,9 milioni escludendo l’utile netto di D Scuola; -3% a/a), in crescita del 18% vs 9M 2021 quando però beneficiato aveva beneficiato di un provento non ricorrente di 18,7 milioni, derivante dal riallineamento dei valori fiscali di marchi e avviamenti al rispettivo
valore civilistico. Neutralizzando il provento fiscale one-off dell’esercizio 2021, l’utile netto dei primi 9M 2022 risulterebbe in crescita di circa il 90% a/a.
La posizione finanziaria netta ante IFRS 16 risulta pari a -173,4 milioni e include, oltre agli
effetti dell’acquisizione e del consolidamento di D Scuola, il debito derivante dalle acquisizioni di A.L.I. e di Star Comics nonché il ritorno a una politica di distribuzione dei dividendi. 
Includendo l’impatto IFRS 16, pari a 62,3 milioni, la PFN si attesta a -235,7 milioni.
Escludendo D Scuola e l’impatto IFRS 16, a fine settembre 2022 il debito finanziario netto è pari a 39,8 milioni (100,3 milioni con IFRS 16) e si confronta con liquidità netta per 37,4 milioni a fine anno 2021 (debito netto di 44,7 milioni a fine anno 2021 con IFRS 16).
Alla luce dei risultati dei primi 9M 2022 nonostante l’incerta evoluzione del contesto geo-politico e le perduranti criticità derivanti dall’incremento dei costi sia delle materie prime, in particolare la carta e dei consumi energetici, per l’intero esercizio 2022 il Gruppo ritiene di poter migliorare la stima dei ricavi, per i quali si prevede una crescita high-single digit (da mid-single digit), e dell’Ebitda adjusted, per il quale è atteso un incremento pari o superiore al 25% (vs oltre 20%).
In considerazione della positiva performance che il prodotto Libro ha registrato nel terzo trimestre e del consolidamento della casa editrice Star Comics nella seconda metà dell’esercizio il gruppo conferma le altre stime precedentemente comunicateIn particolare, un risultato netto in crescita double-digit, anche grazie a costi di ristrutturazione significativamente inferiori e a risultati delle partecipate in miglioramento rispetto all’esercizio 2021; un cash flow ordinario in linea con il dato del 2021; un free cash flow nell’intorno di 10/15 milioni (prima del dividendo) e un indebitamento finanziario netto di Gruppo (IFRS 16) a 1,3x l’Ebitda adjusted.