Nei primi 9M 2022 il Gruppo Net Insurance ha contabilizzato lordi pari a 136,9 milioni, in aumento del 20,2% rispetto al medesimo dato dell’esercizio precedente.
I premi riferiti alla Cessione del Quinto sono pari a 74,5 milioni (+6,3% a/a) e quelli della
Bancassicurazione e dei Broker ammontano a 32,8 milioni (+53,5% a/a), mentre quelli registrati nel comparto Agro sono pari a 29,6 milioni (+32% a/a).
Il canale della Bancassicurazione traina in maniera rilevante la crescita tanto nei Rami
Danni quanto nella Protezione Vita rispetto al 2021.
Nel comparto Danni i premi risultano pari a 69,9 milioni (+20%). In particolare, per la Cessione del Quinto, allocata al ramo Credito, si registra una stabilità della raccolta rispetto ai primi 9M del 2021, mentre si evidenzia un’importante crescita double digit su gli altri rami danni.
Nel Ramo Vita, i premi si sono attestati a 67 milioni (+20,4%), di cui il 75%
riferibile alla Cessione del Quinto e il restante 25% a “coperture temporanee caso morte” sottostanti ai prodotti distribuiti dal canale della bancassicurazione e dei broker.
I dati sul “fatturato”, pertanto, si presentano in linea con i target
di fine 2022.
Gli oneri netti relativi ai sinistri risultano pari a 19 milioni (17,6 milioni al 30 settembre 2021), in relazione all’aumento del portafoglio; nel complesso anche i dati dei sinistri sono coerenti con i target di fine anno.
Le spese ordinarie ammontano a 16,9 milioni (al 30 settembre 2021 si
attestavano a 15,4 milioni), pienamente in linea con le attese di fine anno.
Il margine della gestione caratteristica (risultato tecnico netto) ammonta a 14,2
milioni vs i 10 milioni del 2021. Questo porta, in termini di andamenti tecnici del business, il combined ratio (“CoR”) ad attestarsi al 68% al netto della riassicurazione (73% nel settembre 2021) e al 93% al lordo della riassicurazione (nel 2021 era pari 92%).
Gli investimenti del Gruppo ammontano a 216,2 milioni (+7,3% rispetto al 31 dicembre 2021).
Il risultato della gestione finanziaria è pari a 1,5 milioni (2,2 milioni del 30 settembre 2021) e il decremento è imputabile principalmente all’impairment sul bond Gazprom per 216 mila di euro (unica posizione diretta in emittenti russi presente nel portafoglio della Compagnia).
L’incidenza fiscale è pari al 26,3% dell’utile di periodo ante imposte; si segnala che al terzo trimestre dell’anno precedente l’aliquota fiscale era poco sopra il 9% perché influenzata dall’iscrizione di imposte differite relative al processo di rivalutazione del marchio.
L’utile netto normalizzato, risultato depurato di oneri e proventi non ricorrenti, è pari a 11,1 milioni (9,6 milioni a fine settembre 2021), a fronte dei 13,6 milioni previsti dal Piano per l’intero esercizio 2022.
L’utile netto di periodo del Gruppo si attesta infine a 10,5 milioni, aumentato rispetto a 8,6 milioni al terzo trimestre 2021.
In termini di solvibilità, il Gruppo esprime al 30 settembre un livello di Solvency II
Ratio pari al 166,4% (al terzo trimestre del 2021 risultava pari a 177,5%), per effetto
delle tensioni sui mercati, indicatore di solvibilità che, tenuto conto della forte volatilità finanziaria registrata nel periodo, ha mostrato la propria resilienza ed è da ritenersi particolarmente positivo.
Nel 4Q 2022 la Compagnia rimarrà focalizzata sul prosieguo degli obiettivi strategici tracciati nel Piano Industriale 2022-2025 in tutti i segmenti di business. In particolare, proseguirà l’azione di rafforzamento della presenza del Gruppo nel settore “core” della Cessione del Quinto attraverso:
– l’approccio digitale e una progressiva integrazione con i sistemi dei diversi partner bancari così da consentire semplificazione gestionale e maggiore velocità nei riscontri;
– l’automazione dei controlli documentali in area Underwriting con l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale;
– l’utilizzo di procedure di valutazione del rischio ulteriormente approfondite per consentire un’analisi complessiva di ogni posizione anche con l’ausilio di nuovi indicatori e score. Questo offrirà, tra l’altro, agli istituti eroganti un supporto nell’allestimento di campagne commerciali mirate.
Nel settore bancassicurazione e broker sono programmati, per il 4Q 2022:
– l’avvio operativo dell’accordo distributivo con la Banca di Credito Popolare, attraverso la commercializzazione di prodotti di CPI (Credit Protection) Mutui, CPI Business e Temporanea Caso Morte;
– l’abilitazione della Banca Popolare del Lazio e di Blu Banca all’offerta di prodotti di CPI Mutui;
– l’abilitazione della Cassa di Volterra all’offerta del prodotto CPI Business;
– l’avvio della commercializzazione, da parte del broker YOLO, sia di prodotti multirischi Danni per il settore del commercio e dell’artigianato, sia uno specifico prodotto “instant” per il settore dello sci;
– il consolidamento del collocamento di coperture multirischi Danni nel settore della scuola.
Andrea Battista, Ad di Net Insurance ha commentato: “Questi risultati rivelano l’intensa progettualità dell’esercizio in corso e confermano che l’andamento della gestione prosegue sostanzialmente in linea con le attese, nonostante la marcata volatilità di scenario e nel quadro del lancio dell’operazione straordinaria da parte di Poste Vita”.
.