Poste Italiane – Ebit a 663 mln (+17% a/a) nel 3Q 2022

Nel 3Q 2022 il gruppo Poste Italiane ha registrato ricavi pari a 2,9 miliardi, in crescita del 4,3% su base annua (8,7 miliardi nei 9M 2022, +3,6% a/a).

I ricavi da corrispondenza sono scesi dello 0,9% a 843 milioni (-1,3% a 2,6 MILIARDI nei 9M 2022), al cui interno il recupero dei ricavi pacchi ha mitigato la contrazione storica della componente corrisp9ondenza.

I ricavi totali da servizi finanziari sono scesi dell’1,4% a 1,4 miliardi (+2,2% a 4,3 miliardi nei 9M 2022), con una minore gestione proattiva del portafoglio compensata da una solida crescita del margine di interesse.

I ricavi da servizi assicurativi hanno registrato un progresso del 23,9% a 500 milioni (+8,6% nei 9M 2022 a 1,6 miliardi), grazie a maggiori volumi e ai margini crescenti. Nel 3Q 2022 i premi del ramo vita si sono fissati a 4 miliardi (+8% a/a), mentre i premi del comparto Danni sono aumentati del 16% a 87 milioni.

I ricavi da pagamenti e mobile si sono incrementati su base annua del 34,8% a 297 milioni (+25,7% a 779 milioni nei 9M 2022), trainati dal contributo di tutte le linee di prodotto e sostenuti dal consolidamento di Lis dal 1° settembre.

Nel 3Q 2022 i costi totali hanno assorbito 2,2 miliardi (+1% a/a; -2% a 6,7 miliardi nei primi 9M 2022). I costi ordinari del personale sono aumentati dell’1,2% a 1,2 miliardi (-2,1% a 3,8 nei 9M 2022), soprattutto per il consolidamento di Lis e di Plurima. Gli altri costi operativi aumentano del 4,9% a 915,4 milioni (+0,1% a/a a 2,7 miliardi nei 9M 2022), per effetto delle operazioni di acquisizione e per l’impatto dell’inflazione.

Nel 3Q 2022 l’Ebit sale del 17% a 663 milioni (+27,2% a 2,1 miliardi nel 9M 2022), superando l’obbiettivo previsto dalla guidance per l’intero anno 2022.

L’utile netto si fissa a 461 milioni, in crescita del 15% a/a (+21,4% a 1,4 miliardi nei 9M 2022)

Al 30 settembre 2022 la raccolta netta su prodotti di risparmio e investimento è pari a 5,9 miliardi. Le attività finanziarie investite assommano a 562 miliardi, impattate dalla riduzione dei valori di mercato per 25 miliardi.

Solida la posizione patrimoniale, con il Total Capital Ratio di Bancoposta al 22,2% (di cui il CET1 ratio pari al 19,6%), il Leverage ratio al 3% e il Solvency II ratio del gruppo assicurativo Poste Vita al 207%.