Il Cda di Rai Way ha esaminato e approvato all’unanimità il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2022. I ricavi sono pari a 184,4 milioni, in crescita del 7,4% rispetto ai 171,8 milioni dei nove mesi 2021 anche per effetto dell’indicizzazione all’inflazione. I ricavi riconducibili a RAI, pari a 158,8 milioni, riflettono inoltre l’incremento collegato alle attività di refarming (efficace dal secondo semestre 2021), oltre ad un beneficio una tantum pari a 2,0 milioni. I ricavi da clienti terzi si attestano a 25,6 milioni, con un marcato aumento (+17,0% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) guidato dal contributo delle nuove reti regionali sviluppate nel contesto del refarming.
L’Ebitda è pari a 115,7 milioni, in crescita del 5,2% rispetto ai 110,0 milioni dei nove mesi 2021. Tale crescita è effetto dei maggiori ricavi e dell’attenzione ai costi che, anche includendo taluni benefici non ricorrenti, hanno permesso di controbilanciare l’impatto negativo di oltre 7 milioni derivante dal forte aumento dei prezzi dell’energia elettrica. Il margine sui ricavi si attesta al 62,7% (64,0% nei nove mesi 2021). Nei nove mesi non si registrano oneri non ricorrenti (assenti anche nei primi nove mesi 2021).
L’Ebit è pari a 79,8 milioni, in crescita dell’8,9% rispetto ai 73,3 milioni dei nove mesi 2021, e beneficia anche del completato ammortamento degli apparati trasmissivi DVB-T. L’Utile netto è pari a 56,3 milioni, in crescita rispetto al valore dei nove mesi 2021 quando – anche per effetto di un’agevolazione fiscale una tantum pari a 1,0 milione – era pari a 52,8 milioni.
Al 30 settembre 2022 gli investimenti sono pari a 41,9 milioni, di cui 35,0 milioni legati ad attività di sviluppo ed M&A (€ 55,5 milioni nei nove mesi 2021, di cui 46,6 milioni in attività di sviluppo). Il livello di investimenti di sviluppo riflette principalmente il graduale completamento delle attività legate al processo di refarming per RAI nonché l’implementazione delle nuove reti televisive regionali e le attività di progettazione delle nuove infrastrutture. Il capitale investito netto è pari a 280,6 milioni, con un indebitamento finanziario netto pari a 122,2 milioni (inclusivo dell’effetto dell’applicazione del principio contabile IFRS-16 per 36,7 milioni) rispetto ai 87,9 milioni al 31 dicembre 2021, confermando – al netto degli investimenti di sviluppo e del pagamento dei dividendi – la solida generazione di cassa ricorrente.
Alla luce dei risultati dei primi nove mesi, la Società prevede per l’esercizio 2022
- una crescita dei ricavi mid-single-digit guidata dagli investimenti effettuati per il refarming, sia per RAI che per clienti terzi, e dall’indicizzazione all’inflazione
- crescita dell’Adjusted Ebitda maggiore rispetto alle previsioni comunicate nel luglio scorso anche per effetto, nell’ultima parte dell’anno, della riduzione dei prezzi dell’elettricità, dei benefici delle misure governative e delle azioni di contenimento costi avviate;
- investimenti di mantenimento in linea con il livello previsto nel Piano Industriale 2020-23;
- investimenti di sviluppo in linea rispetto al 2021 per effetto dell’avanzamento delle attività di refarming e dell’implementazione dei nuovi servizi